La Regione trova i fondi, scongiurata la chiusura delle 21 riserve naturali in Sicilia. L’assessore al Territorio Maurizio Croce e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei hanno sottoscritto con i gestori delle riserve naturali una intesa per la prosecuzione dell’attività nelle aree protette. I due esponenti del governo si sono impegnati a “scongelare” la parte del contributo al momento bloccato in attesa che si chiuda l’accordo con Roma.
Il tavolo tecnico apre pertanto ad uno stanziamento di 952 mila euro per garantire la gestione di parchi e riserve in Sicilia.
Presenti all’incontro, oltre all’assessore Croce, i rappresentanti legali degli enti gestori delle riserve siciliane, il capo di gabinetto dell’assessorato all’Economia Vicario Librizzi e il dirigente generale dell’Ambiente Maurizio Pirillo, autore della nota inviata martedì. L’accordo raggiunto, si legge in una nota dell’assessorato, “impegna il governo regionale a sbloccare, quanto prima, le risorse finanziarie già assegnate dalla legge finanziaria regionale per la gestione delle riserve naturali e a rimodulare le convenzioni con gli enti gestori e a reperire nel prossimo assestamento di bilancio le ulteriori risorse necessarie a coprire gli effettivi fabbisogni finanziari”.
Per Crocetta il problema da subìto era sembrato vicino ad una soluzione, ricorrendo all’utilizzo dei forestali. «Parchi e riserve senza personale? Lo trovo veramente surreale – aveva dichiarato – in una Regione che ha 24 mila forestali, 1.200 guardie armate del corpo forestale e altre migliaia di precari. È vero, c’è un problema di contributi ai gestori, ma certamente non di personale».
«Una chiusura evitata solo per un soffio, quella delle 21 riserve naturali della Sicilia. Tutto d’un tratto il governo regionale si è infatti accorto che la copertura finanziaria prevista per il 2016, 859 mila euro, sarebbe bastata per sostenere le spese di gestione solo fino al 16 aprile, quindi il colpo di teatro della compagnia Crocetta, con l’annuncio della variazione del capitolo di bilancio, che sarà portato dalla Giunta a 1 milione e 811 mila euro». Lo dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS. «In Sicilia da qualche anno a questa parte non si programma più, bensì si improvvisa, con i rischi del caso – continua -. Forza Italia presenterà nelle prossime ore un’interpellanza all’ARS, per capire cosa voglia fare il governo per garantire la piena attività delle nostre splendide riserve».
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