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Salvatore Vancheri è il Presidente di PMI Sicilia Caltanissetta

Salvatore Vancheri, noto imprenditore del settore della torrefazione e distribuzione di caffè, è il presidente di pmiSicilia Caltanissetta. E’ stato eletto all’unanimità dalla giunta regionale a conclusione della costituzione della sezione nissena avvenuta presso il Centro Direzionale delle Imprese di Comiso. Della giunta provinciale di Caltanissetta fanno parte Gabriele Vinti (vice presidente), Davide Saverino (segretario), Giancarlo Salerno e Massimiliano Calì (consiglieri).

Ringrazio innanzitutto la giunta regionale di pmiSicilia – dichiara il presidente Vancheri – per la fiducia accordataci. Siamo un gruppo di imprenditori che vuole uscire da quel clima di assuefazione e sfiducia che si è creato nel nostro territorio sia per il deludente silenzio ed assenza delle istituzioni, sia esse politiche che burocratiche, nonché il completo disinteresse delle associazioni d’imprese nella rappresentazione delle esigenze del mondo delle PMI locali. Sono numerose le problematiche che abbiamo ritenuto di affrontare con urgenza come la complessa vicenda degli ex Consorzi Asi ed in particolare alla questione del trasferimento di proprietà dei capannoni industriali nelle ex Asi di Caltanissetta, Termini Imerese, Palermo e Caltagirone, che può diventare occasione di sviluppo del territorio dando la possibilità alle aziende interessate di completare i processi di rinnovamento ed ampliamento delle produzioni e sviluppo sia nei mercati interni che in quelli esteri. Processi rimasti bloccati dal 2012, in occasione dell’applicazione della L.R. 8/2012 (quando i consorzi ASI sono stati sostituiti con il nuovo ente IRSAP), che hanno generato orrori legislativi come chiedere il pagamento degli immobili posti in vendita a 30 giorni dal ricevimento della proposta di vendita nonché l’incerta disciplina relativa allo scomputo dei canoni versati, come previsto dalla legge, che hanno posto le aziende in un clima di sfiducia ed incertezza e reso difficilissimo l’accesso al credito considerando che tra i requisiti richiesti dagli istituti di credito il principale è la “patrimonializzazione“ delle stesse. Insomma, una vicenda che si trascina da cinque anni e diventata ormai insostenibile ma sulla quale siamo finalmente riusciti ad avviare un’interlocuzione istituzionale con la Commissione Attività produttive dell’Ars che, anche su nostra richiesta, sta procedendo alla costituzione di un tavolo tecnico con l’obiettivo di dirimere ogni controversia giuridica ed iniziare una fattiva collaborazione tra l’Irsap e le aziende interessate che auspichiamo possa portare presto ad una soluzione positiva di tutta la vicenda . Naturalmente il nostro obiettivo è quello di rappresentare nelle sedi delegate le reali esigenze delle PMI e collaborare con le varie istituzioni affinché si inizi un reale e concreto programma di sviluppo cercando di sfruttare al massimo sia le risorse messe a disposizione dallo Stato centrale che quelle comunitarie sforzandosi di creare quelle sinergie tra le imprese e gli enti pubblici in modo da innescare un volano propositivo che riavvi il nostro territorio , che oggi purtroppo è tra i più depressi economicamente dell’Unione Europea“.

Con la costituzione della sezione di Caltanissetta – aggiunge il presidente di pmiSicilia Roberto Biscotto – si completa la nostra presenza in tutte e nove le province siciliane. Presenza arricchita dalla nascita di alcune sedi territoriali come Scicli e l’ultima arrivata Augusta. Uno sviluppo territoriale che in questi ultimi mesi ci ha portato a superare la quota delle 2.500 aziende associate. Altri territori chiedono la nostra presenza e questo non può certamente che inorgoglirci ma nello stesso tempo ci investe di nuove responsabilità in una Sicilia dove la rappresentanza associazionistica e sindacale registra un calo di fiducia tra i più alti d’Italia. Per quanto ci riguarda andiamo avanti con l’entusiasmo di sempre sforzandoci di rappresentare al meglio tutte quelle PMI che vogliono affrontare concretamente i tanti problemi che affliggono questo settore strategico dell’economia regionale”.

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