Il vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, traccia un primo bilancio dopo circa sei mesi al Governo in una lettera sul quotidiano La Sicilia. “Ho provato a dare immediata concretezza agli impegni assunti in campagna elettorale” – ha scritto Salvini.
Il ministro parla del decreto Sicurezza diventato legge, delle sue ricadute sul territorio, e di immigrazione. “Gli sbarchi – afferma – si sono ridotti dell’80% e stiamo tagliando i costi dell’accoglienza, stroncando il business di chi lucrava sui flussi incontrollati. Siamo riusciti a ridurre la pressione di alcuni maxicentri per immigrati, come il famigerato Cara di Mineo che ho promesso di chiudere: lo farò. Il primo gennaio 2018 conteneva 2.585 persone, diventate 1.726 a metà novembre. Andremo avanti”.
Sulla lotta alla mafia il ministro dell’Interno osserva che “abbiamo rafforzato l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati, con regole più stringenti per colpire i clan. Abbiamo previsto punizioni più severe per gli amministratori locali condannati per mafia. Abbiamo ideato nuovi meccanismi per strappare le proprietà ai boss. In tutti Italia, criminali grandi e piccoli stanno iniziando ad assaggiare la nostra ruspa. Non ci fermeremo”.
In Sicilia, conferma, “arriveranno presto 180 nuovi poliziotti, oltre a nuovi carabinieri. Conto di incrementarli appena possibile”. Il vicepremier, infine, segnala “i passi in avanti sulla Flat tax per le partite Iva, l’impegno a rivedere il codice degli appalti”.
Annuncia che “in manovra raddoppieremo la detraibilità dell’Imu sui capannoni e diminuiremo i contributi Inail per le imprese” e che “all’inizio del 2019 approveremo la nuova legge sulla legittima difesa”. “In sintesi – conclude Salvini – vogliamo passare dalle parole ai fatti”.