“Assessore, non si dimetta”. E’ l’appello rivolto ieri in commissione Sanità all’Ars dai manager delle 17 Aziende Sanitarie Provinciali e ospedaliere siciliane, convocate per discutere del nuovo piano sanità e delle assunzioni previste. Come ha raccontato Il Mattino di Sicilia nei giorni scorsi, Lucia Borsellino, dopo lo scandalo della morte della piccola Nicole a Catania e altri casi di malasanità, abbandonata al suo destino dal governatore Crocetta, sarebbe sul punto di dimettersi. Le dimissioni sembravano certe fino a due giorni fa, ora l’idea si fa più lontana. Così com’era stato annunciato nei giorni scorsi da Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, è stata presentata ieri la mozione di censura nei confronti dell’assessore.
Ma ieri si è parlato soprattutto di concorsi. “Basta con le assunzioni a tempo determinato nella Sanità, anzi il numero va ridotto ed è l’unica soluzione per avviare i concorsi”, ha detto Borsellino rivolgendosi ai manager. I dipendenti nella Sanità in Sicilia sono 52mila, il 5% con contratti a tempo determinato, poco più di 5mila persone. «Questo numero va ridotto» ha aggiunto l’assessore, che non esclude «il blocco del turn over in modo selettivo Se qualcuno si soffermerà, anche in ambito nazionale, sul blocco del turn over io mi opporrò, perché ritengo che sia necessario prima di tutto garantire la sicurezza, in particolare nei punti nascita».
Le procedure concorsuali dovrebbero portare alla stabilizzazione di circa 5.000 professionisti, soprattutto personale medico e paramedico.
«Il ministero – ha ancora aggiunto la Borsellino – ci dice che anche le deroghe devono essere sottoposte a parere, ma di fronte a una rete già definita manterrò la mia posizione, il decreto sarà immediatamente applicabile. In questi giorni emanerò le direttive con lo sblocco delle procedure per i concorsi in alcune aree strategiche, soprattutto nell’ emergenza. occorrono procedure di reclutamento ordinarie manterrò questa impostazione per rispettare il principio di garanzia dei Lea». Borsellino spera di arrivare ai bandi concorsuali entro i prossimi 90 giorni.
Tre mesi di tempo per sbloccare i concorsi nella sanità. Più brevi i tempi invece per le figure apicali, l’assessore ha annunciato la firma di una direttiva per sbloccare i concorsi assicurando che la legge Balduzzi non crea alcun problema per quelli effettuati con la precedente normativa.