Slittano i concorsi per la sanità in Sicilia. L’assessore alla Salute li aveva annunciati per Maggio, ma in realtà non se ne parla per ora, e i medici precari siciliani che lavorano con contratti rinnovati ogni sei mesi devono ancora aspettare.
L’assessorato alla Salute ha fatto slittare a settembre i bandi per i primi concorsi, che riguarderanno le figure apicali, cioè i direttori delle unità operative complesse e quasi sicuramente dei reparti di emergenza. Poi, a seguire ci saranno le altre figure professionali. I posti in palio variano dai tre mila a cinque mila, ma se ne parlerà, alla fine, non prima del 2016.
Lunedì scorso l’ennesimo vertice in assessorato con tutti i direttori generali dove si sarebbe deciso di predisporre una circolare nella quale sono segnati tutti i parametri che dovranno essere esaminati dai direttori generali al momento di predisporre le nuove piante organiche. Senza queste non si potranno espletare i concorsi. “Sono passati più di quattro mesi dall’approvazione del Piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera territoriale della Sicilia, ma a tutt’oggi nessun provvedimento è stato assunto dai direttori generali delle aziende sanitarie siciliane – è il commento del presidente della commissione sanità all’Ars Pippo Digiacomo -. Non c’è traccia delle nuove piante organiche, tutto è impantanato nella burocrazia dell’assessorato alla Salute».
I dipendenti nella sanità in Sicilia sono 52 mila, il 5 per cento con contratti a tempo determinato, poco piu di 5 mila persone. «Questo numero va ridotto» ha detto più volte l’assessore Borsellino.