Come sarà il 2017 per noi cittadini? Consumi, tasse e mondo del lavoro risentono già di alcune novità, la maggior parte delle quali contenute nella Legge di Stabilità 2016 [1].
Bollette di luce, gas e acqua: rincari ma più trasparenza
Tra le novità del 2017, una notizia brutta e una bella per i consumatori sul fronte dell’energia. Quella brutta è che dal 1 gennaio è scattato l’aumento dello 0,9% sul costo della luce e addirittura del 4,5% su quello del gas.
La buona notizia, invece (o almeno si spera che così sia) è l’entrata in vigore di nuove regole per garantire un rapporto più trasparente tra utenti e fornitori di energia.
Per quanto riguarda l’elettricità, è già attivabile il contratto di Tutela Simile. Permette all’utente di sottoscrivere un contratto di prova per un anno e non rinnovabile. Alla scadenza, potrà decidere se restare con lo stesso fornitore o cambiare aria. Il tutto, nel quadro della liberalizzazione del mercato dell’energia [2].
Luce, gas e acqua, dal 2017, dovranno avere l’emissione periodica delle bollette e l’incentivazione dell’autolettura dei contatori. Le bollette dovranno essere bimestrali per i piccoli consumatori e mensili per i grandi consumatori. Il termine per emettere le fatture dovrà essere di 45 giorni solari dall’ultimo giorno di consumo fatturato. Se ci saranno dei ritardi, il consumatore avrà diritto ad un indennizzo da 6 a 60 euro al giorno. Inoltre, se non viene rispettata la periodicità nell’emissione delle bollette oppure vengono riscontrati dei consumi anomali, il fornitore sarà tenuto a rateizzare gli importi [3].
L’acqua diventa multimediale. I gestori del servizio idrico dovranno attivare una web chat sul proprio sito Internet per facilitare l’autolettura e riportare anche le informazioni sui tentativi di lettura realizzati, oltre a predisporre un numero di telefono gratuito per l’assistenza. Il fornitore del servizio è obbligato a garantire il corretto funzionamento del contatore e a conservare per almeno 5 anni i dati di misura. Le controversie dovranno giungere sul tavolo dell’Autorità garante per l’Energia [4].
Infine, per quanto riguarda la bolletta della luce, conterrà ancora il canone Rai, il cui costo scende da 100 a 90 euro l’anno.
Bonus e detrazioni sulla casa nel 2017
Tante le novità del 2017 che interessano la casa e la vita in condominio. Viene, innanzitutto, prorogata la detrazione del 50% sul recupero edilizio degli immobili residenziali. Se non ci saranno ulteriori proroghe, quindi, il ritorno alla detrazione del 36% slitta al 1 gennaio 2018. La spesa massima detraibile è di 96mila euro per lavori di manutenzione straordinaria in ogni unità immobiliare. La manutenzione ordinaria, invece, gode di agevolazioni solo per le parti comuni condominiali [5].
Fino al 31 dicembre 2017, inoltre, è possibile usufruire dell’ecobonus del 65% per le spese destinate al miglioramento dell’efficienza energetica (infissi, pannelli solari termici, caldaie, coibentazioni, ecc). Il tetto delle agevolazioni varia da 30mila a 100mila euro a seconda del tipo di intervento. Se i lavori riguardano parti comuni degli edifici condominiali o tutte le unità immobiliari del condominio, l’ecobonus è attivo fino al 31 dicembre 2021.
Resta in vigore anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici almeno di classe energetica A+ (A per i forni) per case in ristrutturazione che godono dell’agevolazione sul recupero edilizio. La spesa massima agevolabile è di 10mila euro.
Vanno detratte al 50% pure le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per lavori antisismici su prime e seconde case e su immobili destinati ad attività produttive delle zone più a rischio. Si arriva al 70% se si realizza un salto di classe di rischio sismico (75% per i condomini) e all’80% se il balzo è di due classi (85% per i condomini). La spesa massima detraibile è di 96mila euro.
Ed eccoci al condominio. Qui le novità del 2017 interessano diversi aspetti:
- la detrazione del 70% sui lavori sulla facciata che interessano oltre il 25% della superficie lorda dell’edificio e del 75% su quelli mirati a migliorare la prestazione energetica durante tutto l’anno. Il tetto di spesa è di 40mila euro per ogni unità abitativa del condominio;
- entro il 30 giugno ed il 20 dicembre di ogni anno viene versata dal condominio, in qualità di sostituto d’imposta, una ritenuta del 4% sugli appalti se le ritenute ammontano almeno a 500 euro;
- le somme che i condomini devono corrispondere per gli appalti vanno pagate tramite conti correnti bancari o postali.
Ultime due novità del 2017 da segnalare per quanto concerne la sfera della casa. La prima riguarda le locazioni. Non comunicare la proroga del contratto di affitto comporta una sanzione di 100 euro, ridotta alla metà se il modello Rli viene inviato entro 30 giorni dalla scadenza. La seconda riguarda chi ha un immobile all’estero: se nel periodo di imposta non ci sono state delle variazioni, non c’è più l’obbligo di riportare questi immobili nella dichiarazione dei redditi.
Novità del 2017 per gli imprenditori
Queste le principali novità del 2017 per gli imprenditori:
- 110 milioni di euro complessivi per rendere il marchio made in Italy più internazionale. Un investimento che si propone di aumentare il numero di aziende e le quote italiane nel mercato globale, valorizzare il marchio e sostenere gli investimenti esteri nel nostri Paese;
- tutte le società, escluse quelle semplici, potranno calcolare il diritto annuale di iscrizione al Registro delle imprese applicando al fatturato dello scorso anno le abituali aliquote, ma con un risultato dimezzato. L’importo per le piccole imprese individuali sarà di 44 euro, quello per le società che si iscriveranno nel 2017 sarà di 100 euro [6];
- nessun obbligo di comunicare al Comune il commercio di cose antiche e usate, pur essendo tenuti al registro giornaliero in cui vengono riportate le generalità di venditori e acquirenti [7];
- possibilità di presentare, in via principale, all’ente competente (Regioni o enti locali) una Scia Unica per l’avvio di un’attività economica. Se vengono accertate delle irregolarità, sarà chiesto all’imprenditore di mettersi in regola e la prosecuzione dell’attività sarà consentita. A meno che il privato abbia dichiarato il falso oppure la sua attività rappresenti una minaccia per l’ambiente o la salute della collettività [8].
Novità del 2017 nel mondo del lavoro
Anche il mondo del lavoro è ricco di novità nel 2017 grazie ai provvedimenti entrati in vigore con la Legge di Stabilità.
Partiamo dai più giovani. Con il nuovo anno è scaduto lo sgravio contributivo per le piccole imprese che riguarda l’assunzione di apprendisti con contratto professionalizzante. Vengono, invece, prorogati per tutto il 2017 i benefici per chi assume apprendisti di primo livello. Benefici che comportano:
- la disapplicazione del contributo di licenziamento;
- la riduzione dell’aliquota dei contributi dal 10% al 5%;
- il completo sgravio dei contributi per il finanziamento della Naspi e dello 0,30% previsto dalla legge [9].
Chi assume nel 2017 e nel 2018 a tempo indeterminato, anche come apprendista, studenti che hanno svolto nella stessa azienda attività di alternanza scuola-lavoro e che hanno acquisito entro sei mesi il titolo di studio può beneficiare dell’esonero del versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 36 mesi e nel limite massimo di 3.250 euro annui. Restano esclusi da quest’agevolazione il lavoro domestico ed il settore agricolo.
Chi è stato particolarmente bravo ed ha ricevuto un premio di risultato sappia che il limite dell’importo complessivo per usufruire dell’imposta sostitutiva e delle addizionali regionali e comunali del 10% passa da 2.000 a 3.000 euro. Aumenta anche il numero dei lavoratori che possono beneficiare della detassazione, visto che il tetto sale da 50mila a 80mila euro. Ulteriori vantaggi sono previsti nel 2017 per la conversione del premio di risultato in welfare e per le aziende che coinvolgono i lavoratori nell’organizzazione del lavoro: in quest’ultimo caso, l’importo complessivo per avere delle agevolazioni fiscali passa da 2.500 a 4.000 euro.
Novità nel 2017 anche per i professionisti. L’aliquota della contribuzione scende al 25% purché siano lavoratori autonomi, titolari di partita Iva o iscritti alla gestione separata dell’Inps ma non risultano negli elenchi di altre forme di previdenza obbligatoria o in pensione. Gli altri professionisti vedranno, invece, avanzare la loro aliquota.
Non è finita. Nel 2017 lo Stato garantisce 15 milioni di euro in più per gli sconti contributivi nelle aziende in cui vengono stipulati dei contratti di solidarietà. Lo sconto sarà del 35% della contribuzione dovuta a chi ha avuto una riduzione oraria superiore al 20%. Ulteriori 30 milioni di euro sono stati erogati per sostenere il reddito dei lavoratori dei call-center.
Infine, le novità del 2017 per il lavoro nelle aziende del Sud. Chi assume a tempo indeterminato o con un contratto di apprendistato un giovane tra 15 e 24 anni o un disoccupato over 24 per più di 6 mesi in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Molise e Sardegna avrà una decontribuzione totale di 12 mesi con un tetto di 8.060 euro [10].
Novità fiscali per il 2017
Anche il Fisco riserva molte novità per il 2017. Ecco un breve elenco delle principali agevolazioni per quest’anno:
- vengono abrogate le comunicazioni dei dati relativi ai contratti di leasing, di locazione e noleggio, dei modelli relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizi comunitarie ricevute, oltre che le comunicazioni delle black list [11];
- le imprese in contabilità semplificata determinano il proprio reddito in regime di cassa;
- l’aliquota Ires viene ridotta dal 27,5% al 24% [12];
- possibilità di opzione quinquennale per l’Iri, la nuova imposta sul reddito di impresa, per imprenditori individuali e società di persone in regime di contabilità ordinaria. I redditi vengono assoggettati a flat tax finché non vengono prelevati dal titolare dell’azienda o dai suoi soci;
- possibilità per i lavoratori autonomi di dedurre le spese di trasferta;
- le partite Iva inattive da almeno tre anni verranno chiude d’ufficio, previa comunicazione al titolare;
- i soggetti passivi d’imposta che investono in strumenti tecnologici per comunicare trimestralmente fatture e liquidazioni Iva avranno un credito d’imposta una tantum di 100 euro. Il credito ammonta a 50 euro per chi adotta un sistema telematico destinato alla trasmissione dei corrispettivi. In entrambi i casi, il credito riguarda chi ha realizzato un volume d’affari inferiore a 50mila euro;
- aumenta dal 25% al 50% il credito di imposta per chi effettua attività di ricerca e di sviluppo. Il tetto passa a 20 milioni per ogni beneficiario che ha sostenuto spese di almeno 30mila euro in questo settore;
- i soggetti passivi operativi in Italia con vincoli finanziari, economici ed organizzativi possono costituire un gruppo Iva;
- prorogata (a meno di revoca) di altri tre anni l’opzione per le società di capitali della tassazione per trasparenza e per consolidato nazionale.
Le novità del 2017 nel welfare e sulle pensioni
Famiglie e pensionati sono destinatari di altre novità portate da Babbo Natale per il 2017.
Si comincia da quando si ha un bambino, anche in adozione, entro il 31 dicembre di quest’anno. La coppia di neogenitori riceverà dall’Inps un assegno di 800 euro, tutto di un botto. Non arriverà in automatico: la madre dovrà richiederlo al settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione.
Quando il bimbo sarà nato ed entrambi i genitori dovranno tornare al lavoro, ci sarà bisogno della baby sitter. In questo caso, lo Stato riconosce anche quest’anno un voucher di 600 euro al mese. Attenzione, però: chi prima arriva, porta a casa. L’agevolazione, infatti, è vincolata al tetto delle risorse messe a disposizione: 40 milioni di euro per le lavoratrici dipendenti e 10 milioni per le autonome o le imprenditrici. Muoversi.
Resta, comunque, in vigore il congedo parentale obbligatorio per il padre: ha diritto a due giorni da utilizzare anche in forma non consecutiva entro 5 mesi dalla nascita del figlio.
Il bimbo cresce ancora e deve andare a scuola. Lo Stato ha maggiorato la detrazione dell’Irpef del 19% sulle spese per mandare il figliolo a studiare fino alla secondaria di secondo grado. Il tetto di spesa detraibile è di 152 euro per alunno. Quindi, chi deve mandare due figli a scuola avrà un tetto di 304 euro e così via detraendo.
Dai ragazzini ai pensionati. Nel 2017, i pagamenti di pensioni, indennità di accompagnamento e vitalizi Inail continueranno ad arrivare il primo giorno del mese o quello successivo ad un giorno festivo o non bancabile.
Aumenta il numero di pensionati, pubblici e privati, che riceveranno la 14esima mensilità. L’assegno arriverà a luglio a chi ha compiuto almeno i 64 anni di età con almeno 15 anni di contribuzione e un trattamento previdenziale pari ad un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo. In soldoni: chi non ha preso più di 752 euro al mese lordi durante il 2016. La 14esima non sarà inferiore a 437 euro né superiore a 655 euro. Chi, invece, ha percepito una pensione superiore di 2 volte il trattamento minimo, si fermerà a una 14esima tra 336 a 504 euro.
Si allargano le maglie anche del cumulo contributivo per tutte le forme previdenziali. In sostanza, sarà possibile il ricongiungimento gratuito per accedere sia alla pensione di vecchiaia, sia a quella anticipata.
Si estendono la no tax area ai pensionati under 75, con detrazioni maggiorate fino a 1.800 euro, e le esenzioni Irpef sulle pensioni delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti.
Infine, l’opzione donna. Le lavoratrici dipendenti che al 31 dicembre 2015 avevano 57 anni di età o le autonome che avevano compiuto i 58 anni, entrambe con almeno 35 anni di contributi, possono percepire la pensione con assegno calcolato integralmente con il metodo contributivo.
Novità nel 2017 anche al supermercato
Perfino al supermercato è possibile trovare delle novità interessanti per i consumatori in questo 2017. Dal 1 gennaio, ad esempio, è obbligatoria sulle confezioni di latte a lunga conservazione e sui latticini in generale (compresi gli yogurt) l’ etichetta in cui vengano riportati il Paese di mungitura del latte, quello in cui viene pastorizzato e quello di trasformazione. In pratica, il consumatore ha diritto di sapere, dalla mungitura al confezionamento, tutto il processo di produzione. Il nome della mucca non è necessario, ma la stalla di residenza sì. Giusto per sapere se si inzuppano i biscotti in latte italiano o da dove arriva quello utilizzato per la caciotta. La legge concede lo smaltimento dei prodotti con le vecchie etichette (non si chiede, certo, di buttare via latte, yogurt e formaggi) ma via via i produttori devono adeguarsi alla nuova normativa.
Le altre novità del 2017: aumentano le multe
Agevolazioni, tutele e rincari anche in altri settori. Sappiate, ad esempio, che dal 1 gennaio prendere una multa con la macchina costerà di più, per adeguarsi all’inflazione. Non è un aumento esorbitante, appena lo 0,1% e, per effetto degli arrotondamenti, solo sulle multe superiori ai 500 euro. A chi prende una multa del genere, l’ultima cosa che gli deve interessare è lo 0,1%.
Sul fronte della giustizia, con il nuovo anno è entrato in vigore il nuovo processo telematico nella giustizia amministrativa, mentre entro l’11 ottobre gli avvocati saranno tenuti a sottoscrivere un’assicurazione per la responsabilità professionale, cioè una polizza che copra tutti i danni che il legale dovesse provocare colposamente a terzi nell’esercizio della sua professione. La polizza dovrà essere sottoscritta anche dallo studio per coprire fatti colposi o dolosi commessi da collaboratori, praticanti, dipendenti, sostituti processuali.
E che cosa si eredita nel 2017 dal 2016? Tutto quello che era stato deciso e avviato lo scorso anno e che si protrae in quello appena iniziato. Un esempio per tutti: la rottamazione delle cartelle esattoriali e delle multe e la soppressione di Equitalia, prevista per il mese di luglio.
[1] Legge n. 232/2016.
[2] Delibera 369/2016/R/eel.
[3] Delibera 463/2016/R/com.
[4] Delibere 218/2016 e 638/2016.
[5] Art. 1, co. 2, legge n. 232/2016.
[6] Art. 28, co. 1, Dl n. 90/2014.
[7] Art. 6, Dlgs. n. 222/2016.
[8] Dlsg. n. 126/2016.
[9] Art. 25, legge n. 845/1978.
[10] Dl lavoro del 21.11.2016.
[11] Dl n. 193/2016.
[12] Art. 1, co. 61, legge n. 208/2015.