Scambiata per guida “abusiva” e multata dai vigili urbani di Palermo. E’ la vicenda accaduta alla scrittrice e giornalista palermitana Alessia Franco che, tre anni fa, è stata multata mentre nelle Catacombe dei cappuccini raccontava a un gruppo di bambini le favole delle mummie.
“Mentre mi trovavo alle Catacombe dei Cappuccini con i bambini di una scolaresca avevano adottato il mio libro di favole, “Le Catacombe del mistero” – racconta la Franco – mi avevano chiesto di accompagnarli nel sito dove si trovano le mummie. L’ho fatto, e a titolo gratuito; come a titolo gratuito, da anni, è il mio ruolo di addetto stampa del sito.
“Ripercorrere il racconto favolistico davanti alle mummie – in un percorso che è parte integrante del progetto “Mummie siciliane” e che ha una parte didattica, rivolta proprio ai più piccoli – mi è costato una multa di mille euro con la quale mi si contesta l’esercizio abusivo della professione di guida turistica malgrado le dichiarazioni delle maestre le quali hanno sempre sostenuto che quel giorno si parlava di favole e non di altro.
“Lunedì prossimo, 29 maggio – racconta la giornalista – sarò dal giudice di pace di Palermo per la fase conclusiva del procedimento scaturito dalla impugnazione della sanzione. Leggo di bambini che fanno da cicerone nei siti culturali, del moltiplicarsi delle iniziative bellissime, nate da quella che è stata “La scuola adotta un monumento”. Mi chiedo: vanno multati tutti questi bambini come “guide abusive”? Un’amministrazione che ha fatto della divulgazione della cultura e della sua condivisione una bandiera può consentirsi un comportamento così bipolare? Voglio ancora pensare che questa multa, secondo cui da giornalista sono inconsapevolmente diventata guida turistica abusiva, sia una discutibile scelta dei vigili piuttosto che dell’amministrazione comunale”.
“Una vicenda surreale – commenta il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena. “Avevo già scritto al sindaco Leoluca Orlando, su questo argomento, ma non ho avuto risposta. Ora la vicenda è arrivata al giudice di pace. Il fatto che la causa vada avanti me la fa sembrare, ogni giorno che passa, sempre più surreale”. “Sarebbe giusto a questo punto – aggiunge il presidente dell’Ordine – che i vigili presidiassero le conferenze stampa e multassero chi si presenta senza essere iscritto all’Ordine dei giornalisti; oppure gli stessi vigili potrebbero andare negli assessorati, soprattutto regionali, per mettersi alla ricerca degli autori di comunicati stampa senza capo né coda né sintassi e forma giornalistica, scritti da gente che non fa il nostro mestiere e non fa parte dell’Ordine. Non solo per questo, la disavventura che coinvolge Alessia Franco è la classica roba da azzeccagarbugli mal riusciti: veramente incomprensibile”.