Il Tar del Lazio che sta seguendo il procedimento relativo al ricorso presentato da 13 ex consiglieri e amministratori di Scicli avverso il decreto di scioglimento del comune per infiltrazione mafiose decretato dal Consiglio dei Ministri il 29 Aprile 2015, non ha accolto la richiesta di rinvio presentata dai legali dei ricorrenti e dall’avvocato dei tre commissari. Quest’ultimo avrebbe presentato tutte le motivazione inerenti al fatto che la triade commissariale stia lavorando per riportare la legalità nel paese e, di conseguenza, necessita di arrivare fino alla conclusione dell’incarico. La decisione presa dal Giudice del Tar implica che a giorni, potrebbe essere già domani Giovedì 25 Febbraio, ma comunque non oltre il 15 di Marzo, dovrebbe arrivare la sentenza definitiva che segnerà le sorti della città. La notizia fa più piacere, sicuramente, a chi ha ritenuto lo scioglimento per mafia una misura troppo eccessiva, il fatto che il giudice abbia respinto le richieste di rinvio, vuol dire che abbia già le idee chiare sulla decisione che, però, potrebbe essere anche negativa. Molti dei ricorrenti tengono a ricordare che il Tar del Lazio ha già annullato il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale di Altavilla Milicia (contenuto nella G.U. n.51 del 3 marzo 2014, DPR 11 febbraio 2014), incentrandosi sulla sostanziale inattendibilità delle conclusioni raggiunte sia sotto il profilo del merito, “in quanto basate – si legge nella sentenza su circostanze non sussistenti in fatto o su dati privi della necessaria rilevanza e concludenza; sia nel metodo, basato su una rappresentazione spesso consapevolmente parziale dei fatti e su un procedimento deduttivo viziato nelle sue risultanze perché fondato su asserzioni e assiomi anziché sulla dimostrata esistenza di elementi chiari e concordanti di prova dell’esistenza di collegamento e/o di condizionamento mafioso della disciolta amministrazione comunale”. Sull’argomento abbiamo chiesto un parere all’ex assessore comunale Giampaolo Schillaci, uno dei firmatari del ricorso al Tar:
Non vogliamo lasciarci andare a commenti che potrebbero non essere riguardosi nei confronti di coloro coinvolti a vario titolo nella stesura della relazione che ha portato allo scioglimento del Comune di Altavilla Milicia. Essi, a quanto si legge, non hanno esitato a rappresentare la realtà dei fatti in maniera consapevolmente parziale, né a procedere in assenza di elementi dimostrati.
Insomma, consigliamo a tutti coloro che sono interessati a comprendere come camminano certe cose nel nostro Paese attraverso una rilettura molto lenta e attenta delle poche righe scritte dal TAR Lazio nel momento in cui annulla lo scioglimento del Consiglio Comunale di Altavilla Milicia.
Difficilmente si potrebbe leggere di peggio, ma conforta che il malfatto venga scoperchiato e azzerato da una parte sana dello Stato.
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