Dire quante persone effettivamente c’erano non è facile, ma di certo la manifestazione che si è tenuta ieri a Scicli per dire no alla piattaforma dei rifiuti autorizzata dalla Regione all’Acif in contrada Cuturi, è stata la dimostrazione che i cittadini, di ogni fascia di età e di ogni estrazione sociale, non vogliono l’impianto. Il Comitato per la tutela della Salute e dell’Ambiente, costituitosi proprio in questa occasione grazie alla adesione di diverse associazioni e diversi partiti politici che in maniera trasversale hanno sposato la causa, parla della presenza di 5 mila persone al corteo. Un fiume di gente ha dato vita ad uno spettacolo fantastico, un corteo gioioso e compatto che ha attraversato le vie della città facendo rimbombare cori contro chi ha autorizzato il mega impianto. «La prospettiva della Piattaforma per rifiuti- dicono i componenti del Comitato- cozza fortemente contro lo sviluppo di Scicli, questo – in sintesi – hanno detto gli oratori che hanno parlato alla fine della manifestazione: con la conduzione di Federica Schembri, alcuni rappresentanti del Comitato Salute e Ambiente (Scifo, Carpino, Iurato, Buscema, Conti, Burletti, Schillaci) hanno ringraziato quanti hanno collaborato alla mobilitazione, dai cittadini ai parlamentari (e in primo luogo chi ha compiuto atti concreti: Assenza, Di Pasquale, Digiacomo) e hanno esortato a continuare l’impegno in questa battaglia. Infatti le sospensioni approvate in questi giorni dalla Regione sono solo temporanee e il ricorso al TAR è già pronto. Inoltre i relatori si sono rivolti alla Commissione ministeriale, ai politici attualmente in carica e ai futuri amministratori della città, affinché si dia esecuzione in maniera definitiva ai vincoli urbanistici sulla zona di Truncafila e Cuturi, già approvati dai precedenti Consigli Comunali. Di grandissimo impatto gli interventi degli alunni delle scuole elementari e degli studenti delle scuole superiore: il loro apporto ha reso ancora più gioioso il corteo, e fa ben sperare che le nuove generazioni abbiano chiaro sin da giovani di quanto sia importante il rispetto per l’ambiente».
La sospensione del decreto è un ottimo passo – dicono in molti- ma la regione ci ha anche abituati a revoche delle revoche, quindi il comitato andrà avanti con il ricorso al Tar avverso il provvedimento del dipartimento Acqua e Rifiuti della regione siciliana. La compattezza della città e della politica è importantissima, ma ciò non deve far dimenticare che in merito all’iter che ha portato all’autorizzazione, vi sono delle responsabilità che vanno individuate. Su questo tema è intervenuto anche il Presidente della Commissione Antimafia, Nello Musumeci, il quale ha dichiarato che «non può non può accadere che i politici locali non sappiano nulla e, chi lo crede, è in malafede, va capito a chi serviva questa iniziativa, per quali fini reconditi, se il silenzio è doloso o è stato frutto di insensibilità, la vastità del fenomeno è sfuggita alla valutazione seria e concreta della politica» Insomma, il Presidente della Commissione antimafia non ci vede chiaro e annuncia che non esclude indagini sulla vicenda e una audizione per chiarire alcuni passaggi che presentano dei lati oscuri. Se ormai è stato ufficializzato ad esempio che L’Arpa non aveva mai espresso parere favorevole, seppur nel decreto si affermasse il contrario, vi sono ancora altri presunti vizi procedurali che vanno accertati. La palla, dunque, passa adesso negli uffici, qualcuno alla regione dovrà di certo spiegare come sia potuto accadere che possa essere passato un decreto con queste carenze e con questa tempistica.
Ieri è arrivata anche una nota dei Commissari prefettizi che hanno scritto al presidente della regione, Rosario Crocetta, per dire che anche loro sono contro l’impianto e poi avevano anche comunicato l’adesione alla manifestazione, adesione poi disattesa. Certo è che alla domanda ripetuta tre volte del presidente della commissione sanità, Pippo Digiacomo, che ha chiesto se avessero intenzione di impugnare l’atto, così come ha annunciato il commissario del del Libero Consorzio, non hanno mai risposto. Altra considerazione è che ieri sera con la Via Mormino Penna, simbolo del barocco e della cultura, stracolma di persone, ha fatto un certo effetto vedere le porte del Palazzo comunale chiuse, tra l’altro al momento il Comune è allestito per le riprese della Fiction del Commissario Montalbano.
Ecco il video con alcune interviste realizzate peer il servizio TG di Canale 74