Last updated on 7 marzo 2021
Nei giorni in cui tanto si parla del disegno (non più decreto) del governo Renzi sulla #BuonaScuola, in Sicilia va in scena lo #SvuotaScuola…Il Ministero dell’Istruzione taglia altre 381 cattedre in Sicilia. Una batosta inaspettata visto che dal prossimo anno scolastico l’organico di diritto delle scuole – quell’organico di previsione conteggiato in base al numero di alunni che si sono iscritti entro il 15 febbraio utile ad avviare l’anno scolastico con i trasferimenti degli insegnanti e tutte le altre operazioni sugli organici – dovrebbe andare in soffitta, sostituito dall’organico funzionale dell’autonomia, con un numero di docenti assegnato alle scuole anche oltre le esigenze stringenti dettate dalle ore di insegnamento frontali.
Con l’organico funzionale, le scuole otterranno un’assegnazione di personale che potrà essere utilizzato, oltre che per coprire le esigenze orarie delle singole classi, anche per l’ampliamento dell’offerta formativa, per sostituire i docenti vicari e per tutte le esigenze dei singoli Piani dell’offerta formativa. Ma nessuno sa ancora come verranno distribuiti nelle singole regioni i 120mila precari reclutati dalle graduatorie ad esaurimento. E, intanto, il ministero dell’Istruzione elabora il più sicuro organico di diritto che vede l’ennesimo calo della popolazione scolastica siciliana – 6mila e 200 alunni in meno rispetto all’anno scorso e 25mila in meno in cinque anni – e l’ennesimo taglio agli organici.
Una situazione che non dovrebbe penalizzare i precari da assumere dalle graduatorie ad esaurimento, ma che penalizzerà i docenti di ruolo che avranno meno possibilità di essere trasferiti da una scuola all’altra ma soprattutto dal Nord, dove si sono rifugiati negli anni passati per accedere al ruolo, in Sicilia. I precari dovrebbero invece approfittare delle 120mila assunzioni annunciate ieri dallo stesso presidente del Consiglio. Ma in parecchi, soprattutto nell’Isola, rimarranno delusi. Perché, contrariamente a quanto comunicato a settembre, le graduatorie non verranno cancellate con l’assunzione di tutti gli inclusi. La lunga lista dei precari delle materne, che in Sicilia è consistente, non verrà esaurita.
Stesso discorso per le graduatorie delle discipline che non sono più previste dalla riforma Gelmini – quelle della cosiddetta tabella D relativa agli insegnanti di laboratorio – o per quelle con troppi iscritti. Ai quali, in subordine all’assunzione nella stessa provincia di residenza, verrà offerto di spostarsi in altra provincia o in altra regione pur di coronare il sogno dell’immissione in ruolo.
Comments are closed.