Un tesoretto da 250 milioni di euro per mettere in sicurezza strade e scuole disastrate, ancora gestite dalle ex Province ma ormai a corto di di risorse a seguito della riforma Delrio che le aveva depotenziate in vista dell’abolizione poi saltata con il referendum di due anni fa. La lieta novella è stata comunicata dalla Regione ai sindaci delle Città metropolitane e ai commissari dei liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani.
Nella missiva congiunta firmata dall’assessore alle Autonomie locali Bernadette Grasso, e dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, si legge che grazie all’accordo sottoscritto con il governo nazionale nel dicembre 2018 saranno messi a disposizione delle ex Province fino a 250 milioni di euro necessari per gli interventi e per il pagamento di rate di mutui accesi per opere di manutenzione di strade e scuole. Per accedere alle risorse, gli enti dovranno però trasmettere entro il 31 agosto all’assessorato dell’Economia le istanze relative agli interventi da effettuare convalidate dalle Ragionerie generali e dagli Uffici Tecnici e corredate da un cronoprogramma puntuale che giustifichi l’impiego dei fondi per opere da realizzare tra il 2019 e il 2021, che siano immediatamente cantierabili.
In base ai calcoli di Palazzo d’Orleans, dei 130 milioni stanziati per le scuole provinciali (di cui 23 per i mutui), 30 finiranno alle Città metropolitane di Catania, 16 a Messina e 33 a Palermo. I restanti 50 saranno invece distribuiti ai liberi consorzi isolani. Per quanto riguarda le scuole, i 130 milioni totali (di cui 23 per mutui) finiranno in larga parte a Catania (21 milioni), Messina (26), e Palermo (21), mentre i liberi consorzi dell’Isola si divideranno gli altri 68 milioni.