156 sì, 140 no e 16 astenuti. Questo il risultato della votazione in Senato sulla fiducia al governo Conte bis. Matteo Renzi si è astenuto sulla fiducia così come Teresa Bellanova poco dopo, mentre il governo ha incassato altri due sì dalle file di Forza Italia, oltre che da Renata Polverini come già annunciato. Caos in Aula sul voto del senatore Alfonso Ciampolillo, esponente del Gruppo Misto: la presidente Elisabetta Casellati ha chiesto di vedere la registrazione video della seduta dopo che il senatore è arrivato in ritardo alla seconda chiama ed è stato fermato prima della votazione. Riammesso al voto insieme al collega Riccardo Nencini, il senatore ha poi votato sì.
I sì alla prima ‘chiama’ erano stati 153, i no 141. Alla prima e seconda chiama assenti i senatori a vita Renzo Piano, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.
La senatrice Maria Rosaria Rossi di Forza Italia ha invece votato sì alla fiducia fin dalla prima ‘chiama’, e con lei anche il collega azzurro Andrea Causin, che così, annuncia “recide i rapporti” con Fi: “Ho riscontrato nell’intervento del Presidente Conte la volontà forte di apertura di una nuova stagione politica e di ripensare, in modo più incisivo ed efficace l’azione del Governo soprattutto per il contrasto alla pandemia”, ha spiegato.
No, invece, della senatrice del Gruppo Misto Tiziana Drago, così come no è stato il voto del senatore del Misto Mario Michele Giarrusso, ex M5S. Sì alla fiducia dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, dal senatore a vita Mario Monti e dalla senatrice Sandra Lonardo (Misto), come già annunciato in precedenza. E ancora: Il senatore Carlo Martelli, membro del Gruppo Misto ed ex esponente M5S, ha votato no.
“Viviamo un momento così complesso in cui ciascuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità e forse in pochi abbiamo risposto all’appello di Mattarella”, ha detto ‘Di Martedì’ su La7 Renata Polverini, che ha votato la fiducia al governo Conte abbandonando la linea di voto contrario di Forza Italia.
“Abbiamo chiesto al governo di dare più garanzie occupazionali alle persone che rischiano di perdere il lavoro, più certezza alle imprese che sono allo stremo e più risorse sulla sanità. Non è arrivata nessuna risposta ,anzi, l’esecutivo ha sprecato altro tempo prezioso per tirare a campare e mettere sotto al tappeto le questioni di merito e metodo poste da Italia Viva. Per questo ribadisco il voto di astensione”. Lo dice all’Adnkronos il senatore di Italia Vincenzo Carbone.