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Si presentano a Palermo i primi «Social Market» in Sicilia

Si presentano a Palermo i primi «Social Market» in Sicilia. Il Gal Elimos, nell’ambito della Misura 421 «cooperazione interterritoriale, interregionale e transnazionale» del PSR Sicilia 2007/2013, è il capofila di un progetto ammesso a finanziamento per circa mezzo milione di euro, che prevede l’istituzione di alcuni «Social Market» in Sicilia. Il progetto, in particolare, è stato portato avanti oltre che nel territorio del Gal Elimos, anche in quelli dei Gal Nebrodi Plus e Gal Isole di Sicilia, mirando a far fronte alle difficoltà economiche a cui larghi strati della popolazione sono purtroppo sottoposte.

In particolare il progetto di cooperazione «Social Market» nasce per mettere in atto una strategia contro la crisi economica che devasta i territori rurali dei tre Gal coinvolti, Elimos, Nebrodi Plus e Isole di Sicilia. Negli ultimi anni, infatti, il numero delle famiglie povere (soprattutto quelle numerose) è drammaticamente cresciuto. La crisi sta continuando a mietere posti di lavoro e aggredisce il potere di acquisto non solo delle fasce sociali deboli, ma anche di coloro che avevano, fino a non molto tempo addietro, un tenore di vita decoroso. La formula commerciale dei Social Market, a tal proposito, può essere di aiuto al problema. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di alcuni centri di distribuzione (di alimentari e di altri prodotti di prima necessità) gestito da volontari che siano per l’appunto Social per le fasce di popolazione in difficoltà. Nel senso che vendano a prezzi vantaggiosi, soprattutto prodotti agroalimentari locali, con la logica dal produttore al consumatore, senza, quindi, alcuna intermediazione commerciale (filiera corta). I cinque immobili (piazza Pagoto, c.da San Giuliano, Erice (TP); via S. Matteo, c.da Giammuzzello, Salemi (TP); via Castelvetrano, c.da S. Lucia, Partanna (TP), via del Fanciullo, 2, Capo d’Orlando (ME) e Via Bernardino Re, 2, Lipari (ME)) in cui verranno aperti i Social Market ricadono, non caso, in aree a rilevante degrado sociale e all’interno di ciascuno di essi è prevista una zona espositiva adibita alla vendita, un piccolo ufficio ed una zona magazzino destinata alle merci.

I risultati attesi dalla concreta attuazione del progetto sono:

– la diminuzione dei livelli di povertà: la nascita dei punti vendita, consentirà a famiglie/persone che si trovano in grave difficoltà economica, di acquistare i prodotti agroalimentari con sconti fino al 40%. Le famiglie/persone che si trovano in grave difficoltà economica e che potranno avere accesso ai prodotti dei Social Market saranno segnalate dai servizi sociali, dalle strutture religiose e saranno selezionate sulla base di criteri di equità e trasparenza;

– la creazione di nuova occupazione: la “costruzione” di nuovi segmenti di domanda sui quali orientare le produzioni tipiche e di qualità consentirà di creare occupazione nelle aziende fornitrici di prodotti per i Social Market;

– il miglioramento della competitività economica e sociale dei territori: la realizzazione dei Social Market apporterà un reale valore aggiunto ai territori interessati dal progetto di cooperazione in quanto addurrà un incremento dei livelli di reddito delle aziende coinvolte».

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