CATANIA – Un totale di 57 colonnine per la ricarica di auto elettriche di cui 7 per la ricarica veloce su tutto il territorio siciliano e utilizzabili anche dai cittadini. Il tutto entro il mese di luglio. E’ l’iniziativa della Sibeg, azienda catanese nota soprattutto per la produzione di Coca Cola, che punta così a far diventare la Sicilia quinta regione italiana per numero di colonnine di ricarica destinate alle auto elettriche. Non solo: grazie a questi impianti l’azienda catanese di cui è Ceo Luca Busi, diventerà il più importante operatore privato del paese dopo l’Enel in questo settore. «Con la reperibilità delle colonnine daremo una forte spinta all’acquisto e all’uso di mezzi elettrici in Sicilia» spiega Busi. Una conversione al verde che coinvolgerà anche i mezzi della Sibeg: entro luglio tutta la rete commerciale dell’azienda sarà dotata di auto elettriche per un totale di cento autovetture. L’operazione, che costerà 320 mila euro, eviterà l’immissione di 330 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, cioè la quantità di Co2 assorbita da un bosco grande quanto 31 campi di calcio. «E’ la prima field force al 100% elettrica – dice Busi -. Il passo successivo, da attuare entro il 2016, è di avere anche le altre 56 automobili non del settore commerciale, elettriche. Perché la sostenibilità è una priorità di Sibeg e della casa madre».
Sibeg ha chiuso il 2014 con un fatturato di 103 milioni e secondo stime potrebbe chiudere il 2015 con un incremento del tre per cento (+1% di volumi). Il tutto grazie anche agli investimenti: 30 milioni negli ultimi cinque anni, in piena crisi economica. «Quando tutti tiravano i remi in barca – dice ancora Busi – noi abbiamo scommesso e così abbiamo mantenuto un vantaggio». Investimenti che sono stati necessari per incrementare quote di mercato (come nel settore degli energy drink) e per spingere sulle politiche di sostenibilità con la riduzione del consumo di energia elettrica e di acqus in produzione. «Ora – spiega Busi – vogliamo fare i test sull’utilizzo della plantbottle per le bevande gassate. Al momento la plastica vegetale viene impiegata per imbottigliare l’acqua. L’estate è il periodo migliore per le sperimentazioni: con il caldo gli stess test sono più attendibili e riusciamo a capire la tenuta del packaging. Il belgio e Svizzera il pet riciclabile al 100% è già commercializzato sui liquidi con gas, ma lì hanno altri climi».
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