Last updated on 7 marzo 2021
“Guardiamo in faccia la povertà. #Poverinoi”. Sono lo slogan, e hashtag, che la Cisl Sicilia lancia in prossimità dell’otto marzo, la Giornata internazionale dedicata alla condizione femminile. Che nell’Isola specialmente è condizione di disagio, sostiene la Cisl. E anche di gravosa povertà. Nella regione, informa il sindacato, una famiglia su tre (il 32,5 per cento del totale), è indigente. Cosicché “insieme alla Calabria – denuncia Mimmo Milazzo, segretario generale regionale – l’Isola è la regione più povera d’Italia”. E quanto al tasso di occupazione, fra le giovani donne (15-29 anni) a lavorare è solo il 12,23%: il restante 87,77% sono disoccupate, inoccupate, in cerca di prima occupazione o anche Neet, ovvero giovani che non studiano né cercano lavoro. In generale nella regione, precisa la Cisl, il tasso di disoccupazione si aggira sul 23%. Quello di disoccupazione giovanile, dal 28,4% del 2007 è volato al 46% nel 2013. Dati cui fa da sfondo peraltro un Paese al quale sette anni ininterrotti di crisi-recessione hanno regalato ben 17 milioni di italiani i quali in questi anni sono stati costretti, segnala il sindacato, a vendersi qualcosa come 200 tonnellate d’oggetti d’oro, pari a circa otto miliardi d’euro. Insomma l’Unione europea, in occasione dell’otto marzo, appare più lontana che mai dal traguardo dei 20 milioni di poveri in meno che si era prefissa di raggiungere entro il 2020.
“Ecco perché – sostiene Milazzo – vogliamo guardare in faccia la povertà”. “Vogliamo farcene carico – con le parole di Delia Altavilla, coordinatrice regionale delle donne Cisl – perché si possa andare oltre ogni povertà”. E la ricorrenza dell’otto marzo “aiuta a riflettere”, aggiungono alla Cisl ricordando quel tragico 25 Marzo 1911 nel quale la Triangle Waist Company, fabbrica di camicette alla moda di New York, bruciò uccidendo nel rogo 146 persone tra cui 126 donne, 38 delle quali italiane.
Tante le iniziative organizzate dalla Cisl in questi giorni. Da Palermo a Messina a Catania alle altre province dell’Isola. E anche fuori dalla Sicilia attraverso il progetto di cooperazione internazionale Cisl-Iscos “per offrire un valido sostegno alle donne e ai minori” del Pakistan. “Centro del progetto – spiega Annamaria Furlan, leader nazionale Cisl – sono le fornaci di mattoni dove lavoratori senza futuro, insieme alle loro mogli e ai loro figli, lottano quotidianamente per una sopravvivenza senza speranza”. Tra l’altro, il Pakistan è il Paese che ha dato i natali a Malala Yousafza, la giovane premio Nobel per la Pace 2014 che sin dalla tenera età di 11 anni lotta per il diritto all’istruzione delle bambine e per questo è stata anche vittima di un attentato dei Talebani da cui s’è miracolosamente salvata.
Insomma, l’impegno delle donne Cisl vuole essere, come dicono, “una risorsa contro ogni povertà”. E questo è anche il tema di un convegno che si terrà nella stazione Notarbartolo di Palermo, la mattina di sabato 7 marzo.
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