Aumentano i tratti di costa inquinata in Sicilia. Lo comunica l’Assessorato alla Salute, che ha prodotto il consueto reportage sulla balneabilità delle acque in Sicilia, in vista della stagione estiva. Entro il 1° Aprile, nei tratti di costa individuati come non balneabili verranno collocati gli appositi avvisi. Alla base dell’aumento dell’inquinamento ci sono i soliti problemi di depurazione delle acque e degli scarichi fognari non in regola. In totale si tratta di 50 chilometri di spiagge che non sono balneabili. Il record appartiene alla provincia di Palermo, che da sola detiene la metà dei tratti vietati: 22,4 chilometri di costa. Il mare più pulito è a Ragusa, con soli 550 metri non balneabili in corrispondenza della foce dei fiumi Acate ed Ippari. Altra zona con livelli bassissimi è il Trapanese: divieto di balneazione in appena un km e 65 0metri di costa (a Cala Dogana a Levanzo, vicino al torrente Canalotto ad Alcamo e alla foce del Linciasella a Valderice). Il divieto vale dal 1° Aprile al 31 Ottobre. Va detto tra l’altro che oltre ai 50 km di costa vietati per inquinamento almeno altrettanti lo sono perché compresi nelle zone portuali o perché in corrispondenza della foce di fiumi e torrenti.