La Regione Siciliana ha 1600 dirigenti, molti non fanno nulla. Eppure il Presidente Rosario Crocetta ne vuole assumere altri. La norma è prevista nella bozza della legge di stabilità. Il concorso pubblico col quale il governo andrà alla ricerca di questi nuovi e costosi burocrati regionali sarà rivolto solo a “dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni che hanno svolto, in un livello di inquadramento giuridico per l’accesso al quale è richiesto il possesso della laurea, almeno cinque anni di servizio”. Il concorso è rivolto anche a soggetti che abbiano svolto il ruolo di dirigente per almeno due anni in altre amministrazioni o “funzioni apicali” in organismi internazionali. E ancora: il concorso è indirizzato a “coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali, o incarichi ad essi equiparati, in amministrazioni pubbliche, per un periodo non inferiore a cinque anni”.
“Altri dirigenti alla Regione? Pura follia, ce n’è già un esercito e parecchi non hanno nemmeno un incarico. Probabilmente si cerca di sistemare gli amici con i soldi dei contribuenti, in primis la Monterosso e i gabinettisti”.Lo afferma una nota del M5S all’Ars commentando “il tentativo che si profila di riaprire le porte della Regione ad una nuova imbarcata di dirigenti che si andrebbero ad aggiungere all’esercito di quasi 1600 persone già a libro paga di palazzo d’Orleans e che più volte è finito nel mirino della Corte dei conti. “Evidentemente – dice il deputato Giancarlo Cancelleri – non bastano i quasi 1600 dirigenti a disposizione, peccato, però, che poi non si riesca trovare per tutti una mansione, dal momento che una cinquantina di essi. come riportano i media, sono senza incarico”.
“Apprendiamo di un possibile reclutamento di nuovi dirigenti da parte del governo regionale, personale che andrebbe ad ingrossare le fila di un comparto nei cui confronti sono già piovute più volte le censure della Corte dei Conti. Pur non avendo ancora avuto la possibilità di visionare il disegno di legge, preannunciamo che queste manovre clientelari ed elettoralistiche, che creano solo danno alla Regione siciliana e ai siciliani, saranno da noi bloccate con fermezza. Anche quest’anno, purtroppo, a causa dei ritardi del governo Crocetta, non si riuscirà a chiudere con bilancio e finanziaria entro il 31 dicembre, e si andrà per l’ennesima volta all’esercizio provvisorio. Forza Italia si prepara a presentare norme che possano sostenere le categorie produttive, oggi maltrattate e in grave difficoltà, quanto meno per contrastare l’atteggiamento imbelle del governo regionale”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.
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