Il governo Renzi dice no al conferimento di poteri straordinari a Rosario Crocetta per gestire l’ennesima emergenza rifiuti in Sicilia. E’ l’esito della riunione che c’è stata a Roma.
Il governo, secondo alcune fonti, pare voglia solo una ordinanza valida dall’1 giugno secondo la quale, si troverà una discarica per conferire 3mila tonnellate di rifiuti regionali al giorno. Ma il problema non sarebbe risolto, in quanto in tutta la Sicilia se ne producono il doppio.
Ecco che allora il governo dà inoltre alla Sicilia la possibilità di avviare accordi con altri governatori per inviare i rifiuti fuori regione e poi fare una gara europea per smaltire la spazzatura anche in altri Paesi. In cambio Palazzo d’Orleans s’impegna a completare gli impianti in fase di realizzazione, ad incrementare la differenziata di almeno il 3 per cento nei prossimi dodici mesi e ad avviare la realizzazione di due termovalorizzatori per incenerire 700 mila tonnellate di rifiuti come previsto dal decreto Renzi dello scorso anno.
Meno di un mese fa sembrava che il governo fosse disposto ad accogliere la richiesta di poteri speciali fatta dalla giunta Crocetta per risolvere l’emergenza. In cambio veniva chiesta la realizzazione di almeno due inceneritori e il varo immediato di un disegno di legge di riforma degli Ato (l’Ambito territoriale ottimale su cui sono organizzati servizi pubblici integrati tra cui quello dei rifiuti), che accentrasse tutto in un’unica agenzia. Ora la gestione dei rifiuti è divisa fra 19 società e 27 sono gli Ato in liquidazione che hanno creato un buco da 2 miliardi di euro di debiti.
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