Il governo Crocetta aveva approvato l’Agenda digitale, con un plafond di oltre 300 milioni nell’ambito dei fondi Fesr, a ridosso delle elezioni del 5 novembre, la giunta di Nello Musumeci ha deciso di sospendere quella delibera, varata il 23 ottobre, “perché è necessario fare un approfondimento”, dice l’assessore all’Economia Gaetano Armao, che ha proposto il congelamento del provvedimento.
“Nessun blocco, ovviamente – precisa Armao all’ANSA – Ma è chiaro che certamente non possiamo subire una scelta fatta dal precedente governo pochi giorni prima del voto. Stiamo facendo delle verifiche senza pregiudicare, lo sottolineo, la velocità della spesa che per noi è una priorità”.
Armao contesta la tempistica col quale l’ex governo ha deliberato sull’Agenda digitale. “Proprio il giorno in cui mi sono insediato – rivela – mi hanno informato in assessorato che erano stati appena firmati due contratti da 16 e 12 milioni di euro, obbligazioni che certamente rimangono vincolanti. Nel giro di pochi giorni porterò in giunta la nuova delibera, che sarà condivisa. Il nostro obiettivo di accelerare la spesa”.
Il governo, sempre su proposta di Armao, ha revocato poi il Defr 2018-2020 dell’ex assessore Alessandro Baccei. “Un racconto contraddittorio e incompleto”, lo definisce Armao. “Quel documento – attacca – è stato predisposto senza il coinvolgimento adeguato degli uffici dell’amministrazione, era solo un concentrato di annunci e rivendicazioni. Non c’era nulla in termini di programmazione, che deve essere invece l’essenza del documento che rappresenta lo strumento di politica economica della Regione”. L’assessore ha già sentito alcuni collaboratori per avviare la stesura del nuovo Defr: “Nella prima metà di gennaio manderemo la bozza ai singoli rami dell’amministrazione per gli approfondimenti di competenza”.
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