Blue Sea Land 2014, l’importante ruolo dei Sindacati in materia di sicurezza dei lavoratori e dei consumatori
La difesa dei lavoratori impegnati nella filiera dell’agroalimentare e la garanzia dei prodotti per il consumatore finale, anche di queste importanti questioni si parlerà a “Blue Sea Land 2014” l’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente allargato che si svolgerà dal 9 al 12 ottobre, a Palermo, Gibellina, Marsala e Mazara del Vallo.
Ne hanno discusso, presso la nuova sede del Distretto della Pesca (a Mazara del Vallo presso i locali di via Gian Giacomo Adria n. 59), nel quadro del protocollo di intesa firmato il 12 agosto 2013 fra i Sindacati ed il Distretto della Pesca: Gaetano Pensabene, segretario generale Uila Sicilia, Fabrizio Colonna, segretario regionale Fai-Cisl, Salvatore Tripi, segretario generale Flai-Cgil Sicilia, Tommaso Macaddino, segretario regionale Uila Pesca, Natale Mascellino, presidente Uimec Sicilia, e Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca-Cosvap.
Anche la II edizione di Blue Sea Land vedrà una sessione di lavoro dedicata ai Sindacati, componenti dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, e ciò nell’ottica di sinergie operative stabilite fra i Distretti, enti pubblici e privati ed associazioni di categoria, nei campi della sicurezza del lavoro, sicurezza alimentare, innovazione e formazione.
“I Distretti Agro-Alimentari devono puntare in primis sulla qualità dei processi produttivi e ciò non può prescindere dalla qualità del lavoro per la quale sono impegnati i Sindacati e pertanto -ha sottolineato Salvatore Tripi- l’approccio sistemico, attraverso la sinergia fra i Distretti ed i Sindacati, nel mercato del lavoro risulta necessario”.
I Rappresentanti regionali dei Sindacati hanno congiuntamente apprezzato il lavoro sin fi svolto dal Distretto della Pesca ed il coinvolgimento delle stesso organizzazioni sindacali, al fine di tutelare maggiormente i lavoratori impegnati lungo tutta la filiera dell’agro alimentare, dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti, ed a garanzia dei consumatori finali.
Infine Gaetano Pensabene ha sostenuto: “dalla crisi si può uscire con le vocazioni produttive che esprime la Sicilia nel settore della pesca e dell’agroalimentare”.
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