Last updated on 28 febbraio 2021
Non si possono fare i concorsi sulla sanità in Sicilia se prima non si tagliano i reparti. E’ questa l’amara verità. Il concorso per l’assunzione di 5000 medici che l’assessore Baldo Gucciardi ha più volte annunciato è ancora in alto mare. L’anno scorso dal governo Crocetta dicevano: entro il 2015 i concorsi si faranno. Lo stesso Gucciardi li dava per imminenti nel 2016. E invece siamo a Giugno e non accade nulla. Perchè? Semplice, la verità, che la Regione non dice, la sanno al Ministero della Salute, che non ha mai dato l’ok al mega piano di assunzioni, perché è basato una pianta della rete ospedaliera regionale, quella elaborata dall’allora assessore regionale Lucia Borsellino, che è vecchia e superata. Se non si aggiorna, addio alle cinquemila assunzioni. Aggiornarla, significa, tradotto in soldoni, fare i nuovi tagli. Li richiede Renato Botti, braccio destro del Ministro della Salute Lorenzin e direttore generale del Ministero della Salute. Gucciardi, mentre va dicendo in giro che è tutto a posto, in realtà ha preparato la nuova bozza di rete ospedaliera. Verranno accorpati 150 reparti, e almeno 60 vanno tagliati entro il 30 Giugno. Ma non è detto che basti. Il governo potrebbe lo stesso procedere alle assunzioni, ma se la Corte dei Conti deciderà in futuro che il personal era in esubero perché non previsto dalla pianta organica, assessore e dirigenti potrebbero rischiare grosso. Certo è incredibile che, ancora una volta, in Sicilia le cose si fanno al contrario. Prima si annunciano i posti ospedale per ospedale, poi si lavora alla pianta organica per tagliare i reparti, creando liste di personale in esubero alle quali si dovrebbe poi attingere per i concorsi. Quindi, per capirci, si farà un concorso per assumere personale che sarà a breve licenziato… Dopodiché verranno gli altri. Ma chi? I giovani medici ? Campa cavallo. Prima vengono quelli delle vecchie graduatorie, poi vengono i precari storici, poi quelli della mobilità. Gucciardi non si scoraggia e rilancia: “I posti a disposizione – dice, contando anche i precari – sono novemila, anche applicando i nuovi criteri ministeriali. Potranno diminuire invece i posti di primario”, dato che molti reparti verranno tagliati. Il sistema, nell’attesa dell’ok da Roma, è vicino allo stallo. Sono ben cinquemila i precari della sanità siciliana che aspettano il rinnovo del contratto, che scade a Giugno.
Comments are closed.