PALERMO – Si è chiusa oggi la due giorni del Workshop organizzato dall’Amministrazione comunale per costruire in modo partecipato la candidatura di Palermo a Capitale europea della cultura nel 2019.
La due giorni di lavoro, organizzati ancora una volta ai Cantieri culturali della Zisa, si sono aperti ieri con un momento di confronto e dibattito fra tutte le Istituzioni del territorio, dove erano – tra gli altri – presenti il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, Mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo ausiliare di Palermo, Mariarita Sgarlata, Assessore regionale ai beni culturali, Roberto Helg, Presidente della Camera di Commercio e infine il Presidente di Confindustria Alessandro Albanese. Molte ed importanti le novità emerse, a partire dall’adesione formale dell’Assemblea Regionale e ancora dall’impegno assunto dall’Assessore Sgarlata a sostenere la realizzazione di un polo museale in città con un contributo di 10 milioni di euro.
“E’ evidente – ha detto Orlando – che si è affermata l’idea che questa candidatura non riguarda solo la città di Palermo, ma costituisce una grande opportunità per tutto il territorio regionale. Per questo l’incontro di oggi rappresenta un passaggio cruciale verso la formalizzazione della candidatura, come processo condiviso sul piano istituzionale, con le forze produttive e le associazioni imprenditoriali e culturali del nostro territorio. Quella di Palermo capitale europea della cultura è la candidatura di un’intera regione.”
“Palermo – ha proseguito Orlando – sta finalmente uscendo dal tunnel buio, come testimonia anche il susseguirsi di incontri con ambasciatori e rappresentanti imprenditoriali stranieri che stanno riscoprendo la possibilità di tornare a dialogare con la nostra città e con i suoi mondi vitali.”
L’assessore Francesco Giambrone è tornato a sottolineare l’importanza di questi incontri e workshop nel processo di costruzione del dossier della candidatura. “Questi incontri – ha detto Giambrone – sono il luogo e il momento in cui continuiamo a costruire insieme e in modo partecipato questa grande scommessa. Una scommessa inizialmente voluta da un coraggioso gruppo di cittadini che hanno saputo progressivamente coinvolgere l’Amministrazione. Quello per Palermo 2019 è un progetto ambizioso – ha proseguito Giambrone – perché vuole disegnare una Palermo che non sarà soltanto Capitale culturale, ma proprio perché Capitale sarà anche più vivibile, più sostenibile, con servizi migliori per la comunità. Il fatto che ogni giorno aumentino il numero di privati, associazioni ed istituzioni che aderiscono al progetto – ha detto Giambrone – è già un modo per aiutare la candidatura, che deve avere un supporto bipartisan e deve vedere un sostegno coeso dalle Istituzioni locali. Oggi siamo già oltre le 300 adesioni.”