Sono con l’acqua alla gola i piccoli Comuni della Sicilia.
Sono circa 200 i Comuni con meno di 5 mila abitanti: rischiano di non approvare i bilanci di previsione per il 2013, dopo il taglio del 60% dei trasferimenti regionali rispetto al 2012, passando da 140 a 56 milioni di euro.
Le difficoltàe sono state ribadite, ieri, nel corso dell’assemblea dei piccoli comuni dell’Anci-Sicilia cui hanno partecipato circa 150 sindaci.La proposta per i Comuni sarebbe quella di chiedere ai Comuni più grandi di cedere parte dei loro trasferimenti a quelli più piccoli. Una ipotesi che è già stata respinta.
Il presidente dell’Anci-Sicilia facente funzione, Paolo Amenta, insieme con il segretario Mario Emanuele Alvano, ha deciso di convocare l’assemblea generale dell’Anci-Sicilia per coinvolgere tutti i comuni, anche le città metropolitane, in una grande manifestazione di protesta contro il governo regionale, che dovrebbe essere indetta entro la fine di settembre.
L’Anci Sicilia chiede che la Regione trovi adeguate soluzioni per i piccoli Comuni, non togliendo soldi a quelli più grandi, ma cercandoli tra le pieghe del bilancio. E’ stata sollecitata anche la creazione di una unità di crisi, Regione-Autonomie locali, per trovare le necessarie soluzioni adeguate ai principali nodi economico-finanziari che pesano sulla vita dei Comuni.
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