In Sicilia ci sono pochi posti letto nelle residenza sanitarie assistite (rsa) per anziani. È quanto emerge da un’analisi realizzata dall’Auser regionale (associazione di volontariato promossa dalla Cgil e dal sindacato dei pensionati ) su dati del Ministero della Salute. Infatti, se la media nazionale è di 14,5 posti per ogni 1000 abitanti di età superiore a 65 anni, in Sicilia i posti disponibili sono meno di 1, esattamente 0,9, al pari della Campania. E il confronto con altre regioni meridionali è sconfortante: basti vedere il 4,6/1000 in Puglia o anche il 3,9/1000 in Calabria.
“Siamo una regione vecchia e nel futuro lo sarà sempre di più ma che ha difficoltà ad assistere gli anziani quando si trovano in condizioni di difficoltà”, afferma Pippo Di Natale, presidente regionale dell’Auser. “L’assenza di posti letto sia pubblici che convenzionati – prosegue Di Natale – determina per le famiglie siciliane grandissimi problemi che spesso ricorrono a strutture abusive nelle quale (come recenti interventi dei carabinieri dei Nas, hanno fatto emergere) non sono rispettati gli standard previsti dalla normativa vigente”.
“Non chiediamo di confrontarci con la Lombardia che posti letto ne ha 29/1000, o con l’Emilia Romagna che ne ha 17,4 – continua Di Natale – ma almeno con le regioni meridionali. Questo nonostante l’invecchiamento della popolazione e nonostante il fatto che sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a seguire i propri congiunti”.
Ma la carenza di posti letto nelle rsa non è l’unico dato sconfortante. “Un altro dato che denuncia i limiti e le insufficienze della nostra regione – sottolinea Di Natale – è il numero degli anziani che godono dell’Assistenza domiciliare Integrata (adi). Dati ancora drammatici che vedono la Sicilia fanalino di coda in Italia, ma che presentano un trend positivo: da 0,8 ogni mille abitanti del 2005 a 2,14 del 2011”. Una situazione che però varia da provincia a provincia: se Ragusa rappresenta il fiore all’occhiello raggiungendo la media nazionale con il 4,12 per 1000 over 65, Enna (0,83%) e Trapani (0,96%) sono molto al di sotto di quella media.
Ma una via d’uscita da questa problematica c’è. La evidenzia proprio il presidente dell’Auser Sicilia: “Una grande occasione si presenta, l’utilizzo delle risorse del Piano d’azione per la coesione, fortemente voluto dall’allora ministro Fabrizio Barca. La Sicilia godrà nel prossimo triennio di risorse pari a 104 milioni di Euro, di cui già disponibili 41,6 milioni di euro”.
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