L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, sarebbe pronta a dimettersi dopo la bufera abbattutasi sulla Sicilia per la morte di Nicole Di Pietro,la neonata di Catania deceduta per una crisi respiratoria su un’autoambulanza mentre veniva trasportata verso l’unico ospedale del comprensorio Catania-Siracusa-Ragusa che aveva un posto libero in terapia intensiva neonatale. “Le parole del ministro Lorenzin sono state particolarmente dure e io ritengo che non ci siano più gli elementi minimi perché io possa proseguire il mio mandato, ecco perché annuncio le mie dimissioni”, dice l’assessore Borsellino all’Adnkronos. “Ho già fatto presente questa mia posizione al Presidente Crocetta – dice Lucia Borsellino – Nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni. Contribuirò anche da dipendente dell’Assessorato Sanità all’accertamento della verità sul caso della piccola Nicole. Non voglio aggiungere altro”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva ipotizzato la possibilità di un commissariamento: “Attendo il documento finale degli ispettori per assumere tutte le decisioni e le iniziative che competono al ministero e valutare, alla luce non solo di questo drammatico caso, se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla Regione, o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento sugli aspetti di organizzazione e l’appropriatezza per garantire la sicurezza dei pazienti”. “E il governatore Crocetta stia sicuro che, come sempre, chi ha responsabilità oggettive dovrà renderne conto”, conclude il ministro.
Ma sulle dimissioni annunciate dalla figlia del giudice ucciso dalla mafia nel ’92, volto simbolo della sua giunta, il governatore Crocetta insorge: “Invito l’assessore Lucia Borsellino a ripensarci. Le sue dimissioni sarebbero un grave danno per la Sicilia e per la Sanità della regione”, ha detto Crocetta che ha definito “improvvide e ingenerose” le dichiarazioni del ministro della Salute. Al suo invito si associa quello di diversi politici siciliani, dai democratici Baldo Gucciardi, Antonello Cracolici, Enzo Bianco, Fausto Raciti e Giuseppe Digiacomo, all’Udc Giovanni Pistorio.
In mattinata il procuratore di Catania Giovanni Salvi aveva annunciato l’iscrizione nel registro dei primi indagati: “Non vi dico i nomi ma si tratta dell’intera catena che si è occupata della vicenda”ha detto Salvi in conferenza stampa. Al momento, ha detto il procuratore di Catania, è necessario comprendere “le singole responsabilità”, individuando ogni passaggio “della catena che si è occupata della vicenda” e analizzando i risultati della “autopsia” sul corpo della piccola. in questa vicenda, ha aggiunto, “si inseriscono tanti aspetti: l’origine della patologia, le cure prestate alla bambina e le richieste alle strutture specialistiche, ma anche il trasporto e la gestione di ogni necessità”. L’autopsia sul corpo della piccola sarà eseguita tra lunedì e martedì.