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Sicilia, si sblocca la spesa. Arrivano soldi a Comuni e Liberi Consorzi

Si sblocca la spesa in Sicilia, e la Regione può finanziare Comuni e Liberi Consorzi. Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione della legge che autorizza l’esercizio finanziario fino a febbraio e l’adempimento delle diverse procedure di verifica dei residui da mantenere in bilancio, si sblocca la relativa spesa. “Interi comparti che attendevano da tempo una risposta – dice l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei – trovano, finalmente, una boccata d’ossigeno”. Nei prossimi giorni i Comuni riceveranno il saldo della parte corrente per l’anno 2015 (ben tre trimestralità che non erano state erogate nel 2015) per 199 milioni di euro “e in più, grazie all’ottimo lavoro fatto dal Dipartimento delle Autonomie locali d’intesa con la ragioneria generale, la quarta trimestralità 2015 già impegnata sul bilancio 2016 pari a oltre 85 milioni”. I Liberi Consorzi riceveranno il saldo 2015 per circa 19 milioni di euro e inoltre, sia i Comuni che i Liberi consorzi, le spese d’investimento a saldo 2015 per 145 milioni. Ma anche altri comparti beneficieranno dello sblocco della spesa che nel corso del 2015 non era stato possibile erogare per via dei limiti del patto di stabilità, e che adesso potrà essere liquidata in tempi brevi in corrispondenza con le entrate che affluiranno alla cassa regionale. Al sistema dell’istruzione (scuole, Università e Ersu) sono destinati circa 50 milioni di euro, di cui 31 milioni per il funzionamento delle scuole. E così anche il sistema dei beni culturali, per oltre 13 milioni di euro, quello della famiglia e del lavoro per oltre 46 milioni (21 milioni per le Comunità alloggio) e oltre 6 milioni per il buono socio sanitario. Alle Infrastrutture sono destinati oltre 215 milioni di euro, al territorio e ambiente oltre 101 milioni, al turismo e allo sport più di 27 milioni, all’Agricoltura oltre 38 milioni di euro, all’assessorato Energia 6 milioni e oltre 100 milioni per interventi negli altri settori. “Siamo consapevoli – conclude Baccei – delle difficoltà nelle quali si sono venuti a trovare interi settori e comparti dell’economia siciliana, in particolare il sistema delle Autonomie locali ma, così come ci eravamo impegnati, pur in presenza di una difficile situazione economico-finanziaria della Regione, alla fine, con l’avvio del nuovo anno, grazie al doveroso impegno di tanti, sono stati sbloccati i pagamenti non effettuati nell’esercizio 2015 per le problematiche connesse al rispetto del vincolo del patto di stabilità. Nei prossimi giorni saranno definite inoltre le procedure di riaccertamento di altri residui da liquidare nel 2016 che consentiranno di sbloccare ulteriori risorse”. L’impegno dell’assessore Baccei “finalizzato a trovare stabili e strutturali soluzioni, condivise con il governo centrale, continua giorno dopo giorno”, si legge in una nota. L’assessore è appena stato convocato per domani a un incontro urgente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, “e conseguentemente l’incontro già fissato per la stessa data con Anci Sicilia, è stato al momento annullato”.

Intanto Forza Italia ha presentato la sua “contro – manovra” all’Ars. Tra le proposte: chiudere Riscossione Sicilia e affidare le competenze dell’ente direttamente a Equitalia. . “Un’azienda strategica – ammette Falcone – ma che crea un debito giornaliero di 33 mila euro al giorno. Ecco perché nella nostra proposta di finanziaria prevediamo la messa in liquidazione dell’ente, il passaggio della quote a Equitalia. Stop al ‘balletto’ a cui è chiamata l’Ars, che ogni mese si deve riunire per la ricapitalizzazione. Riscossione Sicilia è diventata un buco nero per la Regione. Ed è giusto chiuderla”. Soppressione che secondo Forza Italia deve riguardare tutti gli enti, definiti “carrozzoni da riformare”, come lo Iacp, l’Esa e l’Aran, oltre a quelli già in liquidazione. “Procedure che in alcuni casi vanno avanti da più di vent’anni, e che dovranno concludersi entro il 31 luglio”, spiegano i forzisti.

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