Nell’anno internazionale del cibo italiano all’estero, l’ambasciata italiana a Vienna ha scelto la Sicilia come regione per rappresentare le eccellenze nazionali, organizzando una serata in collaborazione con Slow Food Sicilia e con l’apporto dell’assessorato regionale al turismo.
La serata si è svolta il 21 novembre presso la prestigiosa sede dell’ambasciata italiana a Vienna, sita presso l’antica residenza del principe Metternich, uno dei più bei palazzi di Vienna, alla presenza dello stesso ambasciatore d’Italia in Austria, Giorgio Marrapodi, dell’assessore regionale al turismo, Sandro Pappalardo, dello staff di Slow Food Sicilia e dei numerosi invitati, fra cui rappresentanti austriaci dell’Enit, dell’ICE, tour operator, imprenditori e personalità viennesi.
L’Italia rappresenta per l’Austria il primo paese come flusso turistico, alcuni dettagli, sottolineati dall’assessore Sandro Pappalardo, rendono la Sicilia una delle mete più complete, in quanto offre tantissimi scenari ricchi di fascino e di storia millenaria, in tantissimi contesti, ognuno diverso e complementare. Durante la serata si è parlato dell’importanza che riveste il cibo italiano anche come fattore determinante per attrarre i turisti da tutto il mondo, in particolare i quasi cinquanta presìdi Slow Food siciliani, rendono l’isola siciliana, un territorio fra i più ricchi di biodiversità.
Nel salone degli specchi del Palais Metternich, i presìdi Slow Food ed alcune pietanze tipiche siciliane, sono stati presentati dal portavoce di Slow Food Sicilia, Saro Gugliotta, che ha sottolineato l’importanza dei prodotti artigianali e veri, raccontando la stretta relazione dei saperi e della storia dei vari territori di tutta la Sicilia con la qualità che essi rappresentano.
Il buffet è stato gestito magistralmente dal responsabile dell’area degustazioni di Slow Food Sicilia, Salvo Paolo Mangiapane e dalla squadra formata da Francesco Arena, ambasciatore del gusto, del panificio Masino Arena di Messina, Emiliano Cipicchia del ristorante le Macine di Lipari, Gesualdo Faulisi, del ristorante Alter Ego di Caltavuturo e Pino Maggiore, maestro di cous cous, del ristorante la cantina siciliana di Trapani. Fra i prodotti presenti, oltre a parecchi presìdi Slow Food Siciliani, c’erano alcuni dolci tipici, fra cui grandissimo successo ed apprezzamento ha avuto la pignolata messinese, del maestro pasticciere Lillo Freni.
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