Sei esperti di livello internazionale, 21 giorni di lavoro e 50 ‘stakeholder’ cittadini coinvolti: sono questi i numeri che stamane, a Palazzo Vermexio, hanno fatto da cornice alla presentazione dei risultati preliminari di analisi da cui, entro cinque settimane, sarà ricavato un rapporto finale sulla visione della ‘Siracusa del futuro’.
Alla base delle raccomandazioni oggi anticipate emerge un forte richiamo alla necessità di sviluppare veri e propri sistemi per la raccolta costante e precisa di dati che, a partire da quelli già disponibili, consenta di monitorare i diversi aspetti della vita cittadina: dalla qualità dell’aria e dell’acqua, ai flussi turistici e alla mobilità. E’ infatti dall’integrazione dei dati, fattuali e condivisi, che può nascere la base su cui far convergere progetti differenti, molto spesso ben definiti ma non sempre coordinati in modo adeguato. Perché l’obiettivo principale è offrire ai cittadini servizi migliori, immaginando percorsi di sviluppo in grado di armonizzare l’enorme patrimonio storico-culturale siracusano con le diverse anime dell’economia locale, ancora fortemente legata al polo industriale. Sulla base di questi due fattori abilitanti – maggiore collaborazione tra gli attori e raccolta sistematica dei dati – il team ha dunque formulato alcune iniziali raccomandazioni che fanno riferimento all’ambiente e al turismo.
La prima raccomandazione chiama in causa l’esigenza di sviluppare un sistema integrato di monitoraggio ambientale – aria, acqua e territorio, come si diceva – e avviare così la collezione sistematica delle informazioni sui più importanti flussi di persone e cose che hanno un impatto sulla città. La seconda, invece, evidenzia il bisogno di promuovere ulteriormente la vocazione turistica di Siracusa sulla base di una migliore conoscenza dei suoi visitatori. Si tratta qui di superare l’idea di un turista ‘indifferenziato’ per poter offrire servizi personalizzati, anche al fine di destagionalizzare il più possibile le proposte e il ventaglio delle scelte. Elementi fondamentali per migliorare il turismo sono la creazione di un forte brand in grado di far leva sulle tante unicità e sui tratti caratteristici del luogo – arte e cultura, clima, aree marine protette – e una particolare attenzione alla preparazione di figure professionali capaci di soddisfare esigenze sempre più internazionali e differenziate. Il terzo aspetto, infine. Una più efficace valorizzazione di Siracusa, rispettando una visione sostenibile, non può che prendere in considerazione l’intero territorio urbano. Ortigia e la sua centralità non possono quindi restare predominanti. Molti sono i progetti focalizzati sullo sviluppo delle altre aree che già esprimono tale consapevolezza ma ora andranno integrati con un piano di mobilità efficace. Un’ultima area di intervento individuata dagli esperti IBM riguarda la presenza del polo industriale e il compito dei privati, con i quali si auspica una più forte partnership. Ciò per valorizzare le iniziative di formazione delle risorse umane e per avviare momenti progettuali orientati alla nascita di nuovi modelli di sviluppo.
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