Le condizioni di salute non gli permettono di restare in carcere. Così Antonello Montante, ex leader di Confindustria, si trova ai domiciliari nella sua villa di Serradifalco. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Caltanissetta che ha accolto l’istanza presentata dai suoi legali, Giuseppe Panepinto e Carlo Taormina.
“Il regime carcerario – ha affermato l’avvocato Panepinto all’Adnkronos – era incompatibile con le sue condizioni di salute. Finalmente anche il Tribunale del Riesame ha riconosciuto che le esigenze cautelari devono essere rapportate con le esigenze di salute e non si devono mai trasformare in trattamenti disumani”.
Montante, arrestato nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile “Double Face”, era stato prima in carcere al Malaspina di Caltanissetta, poi era stato trasferito ad Agrigento e successivamente al Pagliarelli. Montante è sotto processo, con il rito abbreviato, con altri cinque imputati, davanti al Gup di Caltanissetta, Graziella Luparello: è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Secondo la Procura nissena, l’ex presidente di Confindustria Sicilia, per anni ritenuto paladino dell’antimafia, avrebbe fatto parte di una vera e propria rete di “spionaggio” con lo scopo di avere notizie sulle indagini della magistratura a suo carico.