Si complica la posizione di monsignor Mogavero, presule di Mazara del Vallo. Lo scrive Repubblica raccontando come dai conti correnti della Diocesi sia sparito un milione di euro per la costruzione di tre chiese.
Scrive Repubblica
C’è un milione di euro del mutuo per la costruzione di tre chiese che non si sa che fine abbia fatto. Ci sono altri 570.000 euro di fondi dell’8 per mille che sarebbero stati destinati a ben altro che alle iniziative benefiche. C’è una moltitudine di conti correnti della Diocesi e una sorta di “conto protezione” nel quale transitano somme destinate a conti correnti privati. Ci sono inspiegabili prestiti per più di 225.000 euro concessi dall’economo della Curia a un sacerdote nel frattempo condannato per tentata violenza sessuale e sospeso a divinis che li avrebbe dissipati ai tavoli da gioco. E ci sono le testimonianze di diversi sacerdoti che hanno confermato ai pm che i bilanci della Diocesi erano in rosso anche a causa di alcune spese folli, come il regalo di 35.000 euro ad un parroco per l’acquisto di una macchina di lusso.
Nell’inchiesta dunque c’è molto di più dei 185mila euro contestati all’alto prelato. Scrive sempre Repubblica
Insomma, nell’inchiesta che vede il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero indagato per appropriazione indebita dei fondi dell’8 per mille e il suo ex economo don Franco Caruso anche per malversazione, c’è ben di più. Interrogato, Mogavero (difeso dagli avvocati Nino Caleca e Stefano Pellegrino) ha sostenuto di essere all’oscuro di quanto avrebbe fatto l’economo poi da lui rimosso, mentre quest’ultimo sostiene che l’arcivescovo fosse al corrente di ogni cosa.
Intanto Mogavero respinge tutte le accuse e per Natale ha inviato una lettera ai fedeli: “Contro di me un processo mediatico. Non vi chiedo di credermi sulla parola, ma dimostrerò che sono innocente”.
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