Last updated on 7 marzo 2021
È rottura tra governo e sindacati che si apprestano a proclamare lo sciopero generale dei dipendenti regionali per il 29 di aprile, giorno in cui l’Ars, in teoria, dovrebbe iniziare la seduta “non stop” per l’approvazione del bilancio e del disegno di legge di stabilità. Ma torna la spaccatura fra il Presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore regionale all’economia Alessandro Baccei.
Tema dello scontro la trattativa sui tagli al personale regionale. Una trattativa è in corso da due settimane davanti all’Aran e proprio il mandato ricevuto dall’Aran è alla base del nuovo scontro di governo. A confermare lo scontro fra Crocetta è Baccei è la Uil: “Al tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali il governo ha fatto emergere posizioni contrastanti al suo interno. L’assessore Baccei, infatti, ha subito abbandonato l’incontro non condividendo le linee guida precedentemente concordate dall’Aran su indicazione del presidente Crocetta”.
“La ritrovata unità sindacale sui temi del personale regionale conferma le ragioni della mobilitazione che la Fp Cgil ha continuato sempre a sostenere – dice Enzo Abbinanti, per la segreteria regionale della Fp Cgil, “l’epilogo, a questo punto, non poteva che essere l’indizione di una nuova giornata di sciopero il 29 aprile”.
“Il governo è diviso e schizofrenico. E il presidente della Regione è assente – aggiungono il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario di categoria Paolo Montera – Oggi abbiamo assistito a un siparietto insopportabile – confermano – con l’assessore all’Economia Baccei che è entrato a gamba tesa su questioni che riguardano la Funzione pubblica, ponendo il veto su alcune parti che avrebbero peraltro prodotto un maggiore risparmio e, cosa più grave, ha abbandonato l’incontro, soltanto pochi minuti dopo l’inizio dei lavori. A quel punto, l’assessore Leotta ha provato a mettersi in contaatto col presidente della Regione Crocetta, per rassegnargli la sua posizione, ma era irraggiungibile. Il nostro sindacato – concludono i leader siciliani della Cisl Fp – ha provato a tenere aperto il dialogo fino all’ultimo, pur in presenza di gravi e reiterate dicotomie tra una parte e l’altra del governo, nell’interesse dei lavoratori e nel rispetto delle necessità di risparmio espresse dal governo. Più volte abbiamo richiesto l’intervento del Presidente ma, stasera, di fronte all’atteggiamento dell’esecutivo non possiamo che chiudere qui questa vertenza. Mercoledì 29 aprile saremo in piazza a protestare”.
“Abbiano assistito a un teatrino della politica poco edificante – dicono anche Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas Codir – in cui uno degli assessori ha smentito il suo stesso impegno sottoscritto nel protocollo d’intesa con i sindacati. Non è accettabile che solo per demagogia e sudditanza alla politica romana si debbano calpestare diritti acquisiti e principi costituzionali”.
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