Cassa integrazione a rotazione per 179 dipendenti Tecnis e per tutte le altre aziende consorziate con Tecnis. “Siamo soddisfatti dell’esito dell’accordo – commentano i segretari generali catanesi di Fillea e Filca, Giovanni Pistorio e Nunzio Turrisi – soprattutto perché i fondi destinati erano decisamente insufficienti ma grazie all’intervento del Ministero è stato possibile chiudere la partita a favore dei lavoratori, anche in considerazione del fatto che a partire dall’1 gennaio 2016 non sarà più possibile concedere cassa integrazione a lavoratori di aziende sottoposte ad interdittiva antimafia. Un obiettivo raggiunto all’ultimo minuto ma che tutela i dipendenti dell’azienda”.
Intanto la sezione fallimentare del tribunale civile di Catania, presidente Adriana Puglisi e giudice delegato Lucia De Bernardin, “rilevata la sussistenza di tutti i presupposti di legge e l’assenza di opposizioni alla richiesta formulata dalla Tecnis”, ha disposto “il divieto di iniziare o proseguire le azioni cautelari o esecutive e di acquisire titoli di prelazione se non concordati sul patrimonio della stessa società, assegnando il termine di 60 giorni per il deposito dell’accordo di ristrutturazione”. Il provvedimento consente alla Tecnis di avviare la ristrutturazione del proprio debito sotto ‘l’ombrello protettivò dello strumento di ricomposizione della crisi prescelto dalla società. In precedenza il tribunale aveva già autorizzato il pagamento degli stipendi e le 13sime mensilità dei lavoratori, fondamentali per garantire la continuità aziendale. La prosecuzione del piano è stata possibile dopo il provvedimento prefettizio che ha permesso di proseguire l’accordo di ristrutturazione sotto il monitoraggio del commissario Saverio Ruperto, permettendo l’avvio di prospettive di risanamento e ripartenza della Tecnis.
Circa i lavori in corso, il cantiere della Tecnis dell’anello ferroviario di Palermo è salvo. I lavoratori impegnati in via Amari, piazza Castelnuovo e viale Lazio continueranno a lavorare e non usufruiranno dell’ammortizzatore sociale. L’accordo è stato firmato al Ministero del Lavoro ed è retroattiva, a partire dal 21 dicembre. All’incontro romano erano presenti le segreterie nazionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, e le segreterie generali provinciali di Fillea e Filca Catania.
I dipendenti della ditta di costruzioni con sede a Tremestieri etneo – coinvolta in una crisi economica e dirigenziale – lamentavano mesi di stipendi arretrati. La prefettura di Catania ha da poco incaricato della gestione societaria un commissario, Saverio Ruperto. Attivata la cassa integrazione, le prossime scadenze nell’agenda della crisi dell’azienda riguardano la discussione in tribunale del piano di ristrutturazione del debito. Tecnis deve circa 100 milioni di euro a fornitori, banche e dipendenti.
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