A Termini Imerese la festa del lavoro è oggi, 2 Maggio. Per pochi, ma è pur sempre una giornata importante.
A cinque anni dalla chiusura e dall’avvio della cassa integrazione, l’ex stabilimento Fiat, infatti, riapre i cancelli oggi sotto l’insegna Blutec – società del gruppo Metec Stola – e si occuperà di produrre componentistica per auto e vetture ibride.
Al lavoro 80 operai entro giugno. All’apertura l’impianto siciliano occuperà i primi 20 operai, ai quali, secondo le previsioni, se ne aggiungeranno altrettanti entro la fine di maggio, mentre ulteriori 40 rientreranno in fabbrica nel mese di giugno, per un totale di 80 degli ex 700 lavoratori Fiat. Il piano di Blutec di avviare, in una prima fase, la progettazione e produzione di componenti per auto – che vale circa 95 milioni di euro – è stato avvallato da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Cinque anni difficili. Ricordiamo che lo stabilimento di Termini Imerese, chiuso dalla Fiat il 24 novembre 2011, è stato al centro di numerose proteste e mobilitazioni. A distanza di tre anni dallo stop, a fine 2014, la Metec Stola aveva firmato un’intesa preliminare per la ripresa della attività produttive mettendo sul tavolo un piano da quasi 300 milioni di euro.
L’obiettivo è raggiungere il pieno impiego della forza lavoro entro il 2018, quando la produzione delle autovetture sarà a regime. Adesso Blutec attende i primi 20 milioni di euro legati al decreto emanato due settimane fa e solo da pochi giorni al vaglio della Corte dei conti per il parere, subordinati al cofinanziamento regionale. Per i sindacati sono “fondamentali per avviare gli ordini di macchinari e impianti che serviranno allo sviluppo dell’altra parte del progetto Blutec per Termini, la chimica”. Dopo la verifica con la Corte dei conti, potrà essere firmato al Mise il cofinanziamento regionale al progetto Blutec per 72 milioni di euro con Invitalia e l’azienda, e sbloccare così i primi 20 milioni in tempi brevi.
Il lavoro torna a Termini Imerese. Oggi, dopo la celebrazione della Festa del Lavoro”. Così, su Facebook, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, commenta la riapertura dello stabilimento.
“Nel Ferragosto 2014 – ricorda Faraone – accompagnai io stesso il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Termini dove incontrammo gli amministratori del territorio, il sindaco Salvatore Burrafato e i cittadini. Da lì è iniziato un lavoro silenzioso ma costante per restituire alla città di Termini un futuro. E non è un caso che proprio nel giorno in cui il premier è stato in visita in Sicilia per firmare i Patti per la città di Palermo e di Catania, garantendo alla nostra Isola fondi per lo sviluppo, a Termini ritorni la speranza”.
“Adesso siamo a lavoro per assicurare la piena occupazione, con gli 800 operai al lavoro, inclusi anche i 300 addetti dell’indotto, e avviare così il secondo e più ambizioso progetto di Blutec per Termini, cioè la produzione di due modelli di auto ibride. Gela, con la vertenza Eni, Termini, Ansaldo Breda a Carini, Almaviva, i Patti per Palermo e Catania – conclude Faraone – sono il segno dell’attenzione che il governo nazionale ha per la nostra Isola”.
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