Tonnara di Scopello, la marcia a Castellammare: “Patrimonio di tutti, non di pochi”. E’ stato questo il senso dell’iniziativa che si è tenuta ieri mattina.
Diciotto associazioni culturali, a favore del libero accesso alla Tonnara di Scopello, hanno organizzato un sit-in con appuntamento alle 9 del mattino al Baglio di Scopello. La fruizione dell’area, dopo che l’ordinanza del Comune di Castellammare del Golfo è stata sospesa dal Tar, è tornata ad essere a pagamento. «Noi, associazioni e cittadini che da sempre amiamo le bellezze di Scopello e di tutta la costa che abbiamo difeso dagli attacchi speculativi e dal cemento, continuiamo la nostra battaglia, che è condivisa anche da decine di scrittori e intellettuali che hanno preso posizione», scrivono le associazioni in un volantino.
E’ una lunghissima vicenda quella che vede coinvolti il Comune e i proprietari della “Comunione Tonnare di Scopello & Uzzo”. Qualche giorno fa il Tar Sicilia ha sospeso l’ordinanza del Comune che concedeva l’accesso libero al mare a gruppi di 200 persone. Due giorni fa l’amministratore della “Comunione” (ora sospeso da Tribunale di Trapani) Leonardo Foderà ha denunciato alla Procura il sindaco.
Alla marcia era presente anche il Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone “Le spiagge e le coste siciliane devono essere libere – dichiara – . Sono beni comuni, sono un patrimonio naturale meraviglioso. Non si può pagare o chiedere il permesso ai privati per accedervi”.
Anche un gruppo di scrittori, intellettuali, giornalisti e professionisti a fianco del coordinamento “Mare Libero di Scopello”. Il gruppo di scrittori e intellettuali ha aderito alla lettera di Evelina Santangelo, pubblicata dal Mattino di Sicilia: «Io da siciliana che conosce e ama quei luoghi penso che, quando finalmente, una volta tanto, un’amministrazione s’impegna in un gesto di cura e attenzione, questo gesto ha un valore simbolico, politico, culturale di tale portata che dovrebbe essere appunto incoraggiato, guardato con orgoglio, considerato una conquista. E invece, viene attaccato, denigrato, accolto con la sufficienza e il cinismo di chi parla con parole violente e mistificatorie come lo sono sempre i pregiudizi o di chi ha tutto l’interesse perché le cose in Sicilia rimangano immutate».
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