Diciannove persone, siciliani e calabresi, dediti al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e furti di bestiame tra la Calabria e la Sicilia, sono state arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, che stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania.
L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Ibleo “ha consentito di accertare che il clan di Cosa Nostra operante a Vittoria e Comiso, negli ultimi anni, si era dedicato al traffico di sostanza stupefacente del tipo cocaina, che acquistava dalla Calabria, da soggetti legati alle ‘ndrine operanti della piana di Gioia Tauro, per poi smerciarla in tutta la provincia di Ragusa e anche nella provincia di Agrigento”.
L’indagine, come spiegano gli investigatori, “ha anche permesso di ricostruire i legami tra gli esponenti di ”Cosa Nostra Vittoriese” e i clan della medesima organizzazione criminale operanti nella provincia di Agrigento, nello specifico appartenenti al clan Fragapane”, il cui capo clan Salvatore Fragapane, “rappresentante di Cosa Nostra per la provincia di Agrigento, è attualmente detenuto in quanto condannato all’ergastolo per la scomparsa e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del noto collaboratore di giustizia”.
Nel corso delle indagini è stato anche accertato che un’altra delle attività criminali a cui si era dedicata Cosa Nostra Vittoriese era l’abigeato, “compiendo una serie indeterminata di furti di capi di bestiame, in molti casi intere greggi di animali, ai danni di aziende di allevamento site in varie province siciliane”. Tali furti venivano messi in atto da soggetti calabresi, su indicazioni ricevute da basisti locali, con successiva rivendita del bestiame in Calabria.