Archiviata a Trapani l’indagine sull’avvocato Nino Marino. Il noto penalista trapanese aveva ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’indagine che lo vedeva al centro, addirittura, di un presunto caso di pedofilia. Un anno fa la notizia aveva destato a Trapani grande clamore. Adesso arriva il decreto di archiviazione del Gip, su richiesta della stessa Procura.
Agenti delle sezioni di polizia giudiziaria avevano perquisito l’abitazione del professionista e il suo studio. Marino, tra i più noti penalisti trapanesi, negli anni Ottanta ha ricoperto l’incarico di segretario provinciale del partito comunista italiano, è autore di diversi libri, tra i quali uno recente, con alcuni retroscena sul delitto di Mauro Rostagno.
“Ho fondato motivo di ritenere – disse Marino subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia- che la vicenda si inserisca in uno scontro interno alla procura della Repubblica di Trapani, come è a tutti noto, fra due sostituti con l’attiva partecipazione di un sottufficiale di polizia forestale. Di ciò, per la parte che mi riguarda, ho quasi ultimato una denuncia alla procura della Repubblica di Caltanissetta e al Consiglio superiore della magistratura”.
Adesso l’archiviazione. Marino, 77 anni, ha rilasciato a proposito una dichiarazione:
” Apprendo che le indagini per presunte pedofilie e violazioni fiscali sono state archiviate su richiesta della Procura della Repubblica “. Testualmente: ” Non hanno consentito di riscontrare le ipotesi investigative.”
La “voce” che le avrebbe messe in moto è stata definita ” del tutto superficiale “: ” chiacchere da bar “. Ma dubito fortemente che nei bar, o altrove, qualcuno dica così di me. Anche per la partecipata e trasversale solidarietà che subito ne ebbi.
Un’indagine cosi clamorosa un pallore di facciata, a giustificarsene pur dopo onesti cambiamenti, lo deve pur tenere. So come vanno le cose: cosi, dopo aver chiesto e pronunciato con cospicue motivazioni l’archiviazione, s’è ipotizzata la marginalissima ed insignificante intenzione per una persona che – essa stessa l’avrebbe detto – avrei visto, a casa di parenti, una sola volta, per pochi minuti, senza che ci fosse una parola, un gesto, un saluto. Insomma, sarebbe la sconosciuta ipotesi del tentativo dell’intenzione.
Mi farò un concetto più generale quando conoscerò le carte che, rispettosamente, criticherò dinanzi al Preliminare. Anche per quanto riguarda la nullità formale dell’intera indagine.”
Avv. Nino Marino
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