Last updated on 6 marzo 2021
Preparatevi ad una cosa mai vista. Si terrà a Settembre all’aeroporto militare di Trapani una esercitazione Nato dai numeri impressionanti. E’ stata infatti spostata a Trapani la “Trident Juncture 2015”, la più grande esercitazione Nato in programma quest’anno originariamente prevista nella Base Aerea di Decimomannu. Lo ha reso noto l’Aeronautica Militare, Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimo, perché in Sardegna non vi sarebbero “le condizioni per operare con la serenità necessaria”. La prevista esercitazione internazionale Trident Juncture 2015 porterà oltre 80 velivoli e circa 5.000 militari di varie nazionalità a operare sull’Aeroporto di Trapani e a permanere nei territori circostanti per quattro settimane. “Come già comunicato in altre sedi – ha concluso il comando – la decisione di tale spostamento è stata presa dall’Aeronautica Militare perché si è ritenuto che in Sardegna non sussistessero le condizioni per operare con la serenità necessaria per attività di tale portata e complessità, che coinvolgerà tutte le aeronautiche dei Paesi Nato”.
E’ singolare notare che l’operazione viene spostata dalla Sardegna in Sicilia per questioni di “serenità”. Ovvero, la comunità di Decimomannu da tempo protesta per l’eccessiva presenza militare nella zona. Nella comunità trapanese, invece, non si lamenta nessuno. In Sardegna, infatti, diversi movimenti sono scesi in campo contro l’esercitazione, per i problemi legati, ad esempio, all’ambiente e alla salute dei cittadini. Da notare infine che la scelta di Trapani sembra anche una chiara indicazione di “attenzione” a quello che potrebbe succedere in Libia.
D’ALI’. “Apprendo con soddisfazione che la tanto vituperata Sicilia e Trapani in particolare offrano in fatto condizioni ottimali di sicurezza e di contesto per lo svolgimento tra settembre e novembre della ‘Trident Juncture’, maggior esercitazione NATO dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi”. Lo afferma il senatore di Forza Italia, Antonio d’Ali’. “Nel considerare con meraviglia e preoccupazione che il Governo Italiano ritiene di non essere in grado di assicurare le stesse condizioni di sicurezza in altra parte del territorio nazionale, sono certo che lo stesso Governo sapra’ questa volta organizzare il lungo ed impegnativo evento militare in sintonia con il territorio perche’ questi ne colga i potenziali risvolti positivi – aggiunge -, e che non venga penalizzato il trasporto aereo civile dello scalo Trapani-Marsala Birgi, impegnato a sostenere con il suo rilevante flusso l’economia locale e le attivita’ turistiche in particolare, in quel periodo ancora internazionalmente rilevante, come l’ormai celeberrimo ‘Cuscus Festival’ di San Vito Lo Capo. Non ho dubbi che cio’ sia gia’ rientrato tra gli elementi di valutazione per la scelta, per decidere la quale immagino sia stato ascoltato anche l’autorevole Governo Regionale”.
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