Decine di docenti e altri impiegati statali, in tanti casi coinvolgendo anche i loro anziani genitori, con la collaborazione di medici corrotti, che avrebbero attestato patologie inesistenti, dietro al pagamento di una tangente, hanno ottenuto pensioni d’invalidità, al fine di percepire le agevolazioni della Legge 104. Da anni a capo di questa lucrosa e redditizia attività illecita, c’era un “baby” pensionato Daniele Rampello, 49enne di Raffadali, che era infatti riuscito a costruirsi un vero e proprio impero economico.
Nei giorni scorsi il Tribunale di Agrigento, su proposta del Questore di Agrigento Mario Finocchiaro, ha emesso un provvedimento di sequestro di numerosi immobili, vetture, rapporti finanziari e impianti di produzione di energia rinnovabile di proprietà o nella disponibilità dell’agrigentino, per un valore di 2,5 milioni di euro. La misura arriva ad esito di mirati accertamenti patrimoniali, effettuati nel corso degli ultimi mesi dagli agenti della Divisione polizia anticrimine, diretta dal primo dirigente Giovanni Giudice. Daniele Rampello è considerato l’ideatore e l’organizzatore di un ampio sistema corruttivo, smantellato poco più di due anni fa, grazie alle indagini della Digos di Agrigento, con il coordinamento della Procura di Agrigento Andrea Maggioni. L’operazione ribattezzata “La carica dei 104” aveva permesso l’arresto di 13 persone e la denuncia di altre 88, con l’accusa di associazione a delinquere, falso ideologico, truffa e corruzione. I particolari del sequestro di beni sono stati resi noti in conferenza stampa dal vicario Felice Peritore e dal capo della Digos Patrizia Pagano.
Apposti i sigilli a due lussuose ville: una a Raffadali, dotata di tutti i confort, compresa una piscina coperta, e un impianto di videosorveglianza; l’altra nella località balneare di “Giallonardo”, a pochi chilometri dalla Scala dei Turchi, facendo realizzare un terrapieno alto almeno 5 metri, così da potergli permettere di vedere il mare. Sotto sequestro un appartamento a “Sa’ Marinedda”, in territorio di Olbia, in uno dei posti più incantevoli della Sardegna e sei mini appartamenti e numerosi altri magazzini ad Agrigento, tutti affittati al fine di trarne ulteriore profitto. In ultimo, con il chiaro intento di riuscire ad accaparrarsi anche gli incentivi statali per le energie rinnovabili, ha costruito ben 3 impianti fotovoltaici e uno eolico.
Intermediario e procacciatore d’affari, Rampello si sarebbe occupato di tutti gli aspetti logistici, anche quello di trovare paramedici e autisti di ambulanze, che servivano per mettere in atto dei veri “teatrini” durante le visite di accertamento in studi medici. Lui è indagato in due, dei tre filoni d’indagine dell’inchiesta sulle 104. Il primo filone vede 101 indagati; nel secondo iscritte 252 persone (139 sono insegnanti, il resto sono medici), nel terzo oltre cento coinvolti (54 sono docenti della scuola primaria).