Tuteliamo i Cantieri culturali alla Zisa, tuteliamo la cultura in sicurezza

Cantieri culturali alla Zisa

Il CCCZ-Comunità Cantieri Culturali alla Zisa prende le distanze da quanto accaduto durante il concerto di Geolier del 20 luglio 2023. Ecco la lettera aperta:

È bastato il 1mo dei concerti del Green Pop festival previsti nell’Area Parcheggio dei Cantieri Culturali alla Zisa per gettare alle ortiche anni e anni di costruzione di un’identità̀culturale, accogliente, multidisciplinare e attenta alle esigenze della comunità, che tutta Italia ci invidia per l’enorme ricchezza di opportunità̀ che esprime. E’ bastato un concerto male organizzato a screditare l’immagine dei Cantieri Culturali alla Zisa e di Palermo.

Ci troviamo, nostro malgrado, a commentare quanto accaduto ieri sera, al concerto del rapper napoletano Geolier, interrotto dopo 40 minuti perché sono saltate le più̀ normali misure di sicurezza: come è noto diverse persone hanno fatto irruzione sul palco impedendo all’artista di proseguire, mentre già̀ erano stati sfondati, con grande facilita, entrambi gli ingressi permettendo a molti di entrare senza pagare, oltre al ̀ pericoloso sfondamento dell’area Pit da parte della più̀ numerosa area a Posto Unico. Insomma, chi era presente si é reso conto chiaramente come a un certo punto si stesse sin troppo sfidando la sorte. E per fortuna non é successo nulla di irreparabile. Per fortuna, solo per quella.

Non ci vogliamo addentrare in analisi socio-culturali sui motivi che hanno spinto questi ragazzi a comportarsi in questo modo, né vogliamo individuare le responsabilità lasciando queste agli organi competenti in materia, sperando che se ne risponda a tutti livelli, amministrativi e politici, ma se il buongiorno si vede dal mattino, non c’é nulla di cui ben sperare.

L’Area dei Cantieri Culturali alla Zisa è un’area che merita una valutazione culturale strategica e i fatti di ieri dimostrano che non sono adatti a ospitare concerti di questo genere (oltre 10.000 persone per un sold out annunciato da giorni): non lo sono fisicamente non lo sono culturalmente. Non lo sono per diversi motivi facilmente individuabili tra chi ha un attimo di buon senso e acume logistico, perché era
facilmente prevedibile alla luce dei numeri di pubblico e della tipologia dello stesso che quanto accaduto potesse accadere: invece è lapalissiano come ci siano stati dei difetti nell’organizzazione e si sia derogato, evidentemente, alle necessarie misure di sicurezza in termini di personale addetto, transennamenti adeguati, ma anche pochissimi agenti di polizia e dei carabinieri sinanco misure per contrastare il caldo afoso di questi giorni nelle lunghe ore di attesa di migliaia di ragazzi ma se
20/30 ragazzini riescono a salire impunemente sul palco e interrompere un concerto deludendo 9.000 persone o si è inadeguati o si è inesperti.
Non manca certo agli organizzatori della Puntoeacapo l’esperienza pluriennale nell’organizzazione di Grandi Eventi Musicali, non manca al Comune di Palermo il senso di responsabilità adeguato nel tutelare la sicurezza dei cittadini e non si diventa dall’oggi al domani né inesperti né irresponsabili ne tanto meno inadeguati: quindi crediamo sia necessario analizzare quanto accaduto su un altro piano, legato maggiormente all’opportunità e agli interessi diretti e indiretti che vi sono in campo.


Stamattina ci ritroviamo a rispondere alle legittime lamentele di centinaia di cittadini delusi e amareggiati (per usare un eufemismo) i quali, gettando discredito verso un generico Cantieri Culturali alla Zisa, stanno realizzando un danno di immagine enorme verso le decine di organizzazioni e centinaia di persone che quotidianamente ci operano e hanno contribuito massicciamente a realizzare
l’immagine nazionale e internazionale di cui gode l’Area.


A tutti i cittadini delusi e amareggiati va tutta la nostra solidarietà, ̀ laddove ci sentiamo in dovere di prendere le distanze dai fatti di ieri sera, con la speranza che riescano ad avere la giusta lucidità̀ per distinguere i reali responsabili mentre ci auguriamo che chi di dovere prenda le giuste misure, soluzioni e provvedimenti, perché i nomi e cognomi sono noti, le tasche sono piene e se le mani non sono sporche del sangue dei nostri ragazzi è stato un puro caso.

Chiediamo al Sindaco Lagalla e a tutta la Giunta Comunale, in particolare modo all’Assessore Giampiero Cannella e all’Assessore Maurizio Carta, la convocazione urgente di un tavolo strategico sui Cantieri Culturali che faccia tesoro delle esperienze dirette e indirette, delle competenze e delle peculiarità, di quanto ̀ accaduto in questi anni e di quanto accaduto ieri sera per costruire una visione
condivisa e che tuteli l’immagine dell’Area e di tutta Palermo.

I soci dell’Associazione Cantieri Culturali alla Zisa ETS