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UniCredit-Agea, accordo per anticipo dei contributi Ue

UniCredit ha firmato nei giorni scorsi con l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura – AGEA un accordo per l’anticipazione dei contributi comunitari legati alla riforma della PAC agli agricoltori beneficiari.

L’accordo con l’Agenzia riguarda l’operatività nelle Regioni che hanno come organismo pagatore AGEA ( e quindi anche la Sicilia) e prevede la concessione da parte della banca di un’anticipazione a condizioni agevolate pari almeno al 70% dell’importo relativo alle componenti “pagamento di base” e “greening in esenzione” desumibili dalla domanda unica presentata di anno in anno.

La richiesta di finanziamento potrà essere presentata entro il 30 luglio di ciascun anno e la durata massima dell’anticipazione non potrà superare i 12 mesi.

Grazie al nuovo accordo la banca si impegna a deliberare l’anticipazione entro 30 giorni lavorativi dal ricevimento della relativa domanda, completa dei documenti richiesti. In caso di accoglimento della domanda, il finanziamento verrà formalizzato con la sottoscrizione della contrattualistica in uso preso la banca e senza l’addebito di spese istruttorie.

L’accordo con AGEA – sottolinea Sebastiano Musso, Regional Manager Sicilia di UniCredit – è una prima concreta applicazione dell’accordo “Coltivare il futuro” sottoscritto tra UniCredit e MIPAAF lo scorso mese di marzo e che prevede in Sicilia un plafond di 350 milioni di euro in tre anni per le piccole e medie imprese operanti nel settore agroalimentare, oltre ad altri strumenti di crescita delle imprese sul versante della formazione, dell’innovazione e del sostegno all’export”.

L’agricoltura siciliana ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto di 2,67 miliardi, in crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente, con una crescita anche sul fronte degli occupati del 8,8%, pari a 140mila unità. (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all’intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 una crescita dei flussi delle esportazioni regionali pari al 7% (oltre un miliardo di euro).

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