La possibile soppressione dei collegamenti con le Egadi e le Eolie da parte della società Ustica Lines – dopo che la Regione oltre a non stipulare il contratto ha manifestato l’intenzione di annullare la gara esperita lo scorso anno in quanto la ritiene illegittima – mette a rischio 350 posti di lavoro.
Il presidente Vittorio Morace e l’avvocato Franco Campo (legale della società), in una conferenza stampa hanno spiegato che si tratta di una decisione sofferta ma irrinunciabile. «I biglietti – ha detto Morace – coprono appena il 25, 26% dei costi di gestione; se dovessi continuare il servizio senza il sostegno della Regione non avrei più neppure l’appoggio delle banche». Morace ha smentito di aver ricevuto un indennizzo del 50% da parte della Regione per il servizio assicurato nell’ultimo anno.
MORACE. “Da oltre un anno l’Ustica Lines svolge i servizi senza ricevere un solo euro dalla Regione Siciliana, ma anticipando, attraverso esposizioni bancarie, le notevoli spese che sostiene ed ora non è più nelle condizioni di proseguire. Non si tratta solo di ritardi nei pagamenti, cui siamo abituati sin dal 2011 (e nonostante ciò abbiamo sempre onorato gli impegni), ma di una volontà precisa da parte della Regione di non volere stipulare il contratto (e quindi di non procedere al pagamento di quanto dovuto), annullando la gara aggiudicata all’Ustica Lines in via definitiva. L’Ustica Lines ha effettuato i servizi sulla base delle ordinanze della Regione, nelle more della stipula del contratto, ma la Regione non ha mai convocato la Società per stipulare il contratto e, dinanzi alla richiesta di pagamento della Società non ha mai dato alcuna risposta. La Società, pertanto, dopo avere richiesto un tentativo di conciliazione, come previsto dalla legge, mai riscontrata dalla Regione, si è vista costretta a presentare decreto ingiuntivo. L’Avvocatura regionale, in sede processuale, ha sostenuto che nulla era dovuto all’Ustica Lines non essendo mai stato stipulato il contratto. Sulla base di questo la Regione ha comunicato di avere avviato le procedure per l’annullamento del bando di gara, dopo oltre un anno! Le difficoltà di cassa della Regione sono comprensibili e noi siamo sempre andati incontro alla Regione per assicurare un servizio essenziale per la collettività, ma quello che ora la Regione ci dice è che nulla ci è dovuto!”.
“La Regione ci ha genericamente indicato la necessità di rivedere alcuni parametri sulla base di un nuovo studio. E’ da evidenziare che il bando era stato fatto dalla Regione sulla base di uno studio RINA dell’ottobre 2013. Ora viene fuori un nuovo studio, a distanza di un anno, che ci appare palesemente errato. I nostri conti sono a posto, tutte le spese sono documentate e certificate e si possono evincere anche dai bilanci della Società. In 21 anni non ci sono mai stati ne’ rilievi, ne’ contestazioni. Lo studio di cui parla la Regione e su cui stiamo svolgendo le nostre controdeduzioni è assolutamente privo di fondamento e lo dimostriamo dati alla mano, documentando costo per costo. Peraltro, è opportuno evidenziare che la Regione ha già ridotto i servizi del 25 per cento: il 20 per cento sulla base di una legge regionale del 2012, il 5% sulla base di una legge nazionale. In quest’ultimo caso, nonostante la riduzione, l’Ustica Lines ha continuato ad assicurare i servizi, senza sopprimere alcuna tratta, per venire incontro alle esigenze della collettività”.
“L’Ustica Lines non ha alcun obbligo giuridico di assicurare il servizio, nel momento in cui la Regione non solo si è rifiutata di sottoscrivere il contratto, ma ora ha avviato le procedure di annullamento del bando. Peraltro, l’eventuale obbligo di garantire un servizio pubblico non può essere tale da comportare il fallimento di una Società e noi non siamo più nelle condizioni di assumere ulteriori esposizioni bancarie, tra l’altro in assenza di qualsiasi prospettiva di pagamento di quanto dovuto dalla Regione.Il senso di responsabilità dell’Ustica Lines ha fatto sì che per oltre un anno venisse assicurato un servizio mai pagato dalla Regione. Non abbiamo neppure proceduto alla sospensione nel periodo pasquale, proprio per non penalizzare l’utenza ed il territorio. Ma non possiamo più andare oltre”.
“La Regione ci ha fatto sapere di avere predisposto un’anticipazione del 50% a titolo di indennizzo. Ad oggi non abbiamo ricevuto nemmeno un euro. Disporre il pagamento non significa nulla perché se non ci sono i soldi a disposizione non si può pagare nulla. Noi finora non abbiamo ricevuto nulla. Tra l’altro, al di là del fatto che l’eventuale anticipazione non servirebbe a coprire neanche la metà dei costi finora sostenuti, è da sottolineare che la Regione definisce tale pagamento “indennizzo”. Quindi non si tratta del pagamento di quanto dovuto sulla base del bando, ma di una somma che non sappiamo neanche in che modo sia stata quantificata. Ed esprime la chiara volontà della Regione di non voler onorare i propri impegni”.
“Ci sono oltre 300 famiglie, che rischiano di perdere il posto di lavoro. E bisogna considerare anche l’indotto, perché attorno all’attività dell’Ustica Lines ruotano ovviamente numerose altre attività ed aziende. In un periodo di crisi come quello che si sta vivendo è un impatto pesantissimo. Incontreremo le organizzazioni sindacali per studiare la situazione venutasi a determinare”.
RUGGIRELLO. L’Onorevole Paolo Ruggirello ha presentato un’interrogazione, con carattere d’urgenza, per sollecitare la Regione e l’assessorato alle Infrastrutture per chiedere un loro intervento in merito al mantenimento dei collegamenti via mare con le isole Egadi ed Eolie, dopo l’annuncio fatto dall’azienda Ustica Lines di sospendere il servizio. “Bisogna tutelare i collegamenti con le isole, rispettare chi è obbligato a usufruire dei mezzi via mare per lavoro o per residenza e pensare alle gravi conseguenze per gli impiegati della società – ha detto l’Onorevole Ruggirello. – L’annuncio è senz’altro frutto dell’amarezza per le lunghe attese dei pagamenti spettanti alla Ustica Lines ma sono certo che la serietà del comandante Morace non porterà ad un rischio di isolamento di questi territori. Mi rammarico di essere parte di un meccanismo che vede il verificarsi di blocchi economici e non posso che impegnarmi, laddove possibile, per trovare una soluzione al problema. Il Deputato Questore ribadisce che la questione va, immediatamente, discussa nei luoghi opportuni e non attraverso i mezzi di stampa; con la stessa urgenza bisognerà chiarire parametri e vincoli e sostenere l’azienda affinché continui ad assicurare il servizio e i suoi notevoli costi, ad oggi autonomamente anticipati.
Comments are closed.