«Dopo sei mesi di fermata tornano a produrre gli impianti politene del sito Eni Versalis di Ragusa».
Lo annunciano le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec e la RSU dello stabilimento ragusano che è stato fermo dal 6 gennaio scorso per un incendio all’interno di una cabina elettrica di media tensione. L’incidente, che non ha avuto conseguenze su ambiente circostante e, non meno importante, sulle persone, aveva interessato anche le apparecchiature di trasformazione di alta e media tensione di alimentazione all’intero sito, determinando il black-out degli impianti.
«Versalis metterà da subito in campo tutti gli strumenti necessari per favorire la ripartenza degli impianti. Questi sono stati gli affidamenti che le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec hanno ricevuto dalla direzione aziendale sin dal giorno successivo all’evento. E così è stato.
Le attività di ripristino e conservazione avviate immediatamente dopo l’incendio del 6 gennaio al trasformatore, hanno registrato, fino a pochissimi giorni fa, un impiego mai visto in termini di forza lavoro terza presente giornalmente in campo. Considerevoli, infatti, le risorse economiche stanziate da Versalis per le attività straordinarie e ordinarie di manutenzione che hanno toccato nel dettaglio ogni singolo pezzo d’impianto, intervenendo anche su apparecchiature o reparti non direttamente interessati dall’evento incidentale.
Apprezzabile, in tal senso e sopra ogni misura, la minuziosa informazione che è stata fornita settimanalmente alle organizzazioni sindacali da parte della direzione aziendale sullo stato avanzamento lavori. Nell’ottica di una politica di trasparenza e correttezza più piena rispetto a un modello di relazioni industriali, solido, concreto.
Un periodo abbastanza lungo, sei mesi di stop, –dichiarano i segretari della federazione unitaria dei lavoratori chimici, Filippo Scollo, Giorgio Saggese e Giuseppe Scarpata– certamente non facile da gestire sotto ogni profilo e che ha anche investito gli ordinari assetti organizzativi del sito con l’apertura di una procedura di CIGO e 13.000 ore di cassa consumate da marzo a giugno, fino al felice giorno di riavvio delle produzioni.
Un risultato non scontato, quest’ultimo, data la complessità delle problematiche riscontrate in corso d’opera, ma preteso e voluto da Versalis a ogni livello di gestione, centrale e periferica sin dal giorno successivo alla verifica dei danni: non è stata, appunto, mai messa in discussione la continuità produttiva e occupazionale del sito di Ragusa.
Il traguardo della ripresa produzioni è stato raggiunto grazie al contributo di tutti i lavoratori che, implicitamente e in modo diretto, non si sono certamente risparmiati in questi sei mesi di fermata impianti.
Oggi, con lo stabilimento in marcia e test di produzione avviati, lavoratori e sindacato tirano un bel respiro di sollievo: il peggio è oramai passato.
L’obiettivo, comunque, che ci vedrà impegnati sin dai prossimi incontri a livello nazionale, è quello di rinforzare ancor di più il sito Versalis di Ragusa nel panorama della chimica di Eni che, dal 1 luglio, è rientrata a far parte delle attività industriali, consolidate, del gruppo, dopo l’interruzione delle trattative con un player finanziario che avrebbe dovuto rilevare il controllo della società».
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