Alla redazione del “Rapporto 2014 sulla Pesca e sull’Acquacoltura in Sicilia” è stata dedicata la riunione dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo che si è tenuta ieri mattina presso la Sala Carapezza di Palazzo Steri del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo.
Il “Rapporto Annuale sulla Pesca e sull’Acquacoltura in Sicilia”, previsto dalla Legge Regionale n° 16 del 2008, è redatto dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, presieduto dall’Ing. Giuseppe Pernice.
Pernice ha illustrato l’impalcatura del Rapporto Annuale 2014 che nella sua versione ufficiale e completa costituirà una “fotografia”, insindacabile dal punto di vista scientifico e molto utile per la conoscenza degli aspetti tecnico–biologici, ambientali e socio-economici della filiera della pesca mediterranea. Nel Rapporto vengono altresì proposte iniziative utili alla Regione per la salvaguardia delle risorse ittiche, per l’ammodernamento e la ristrutturazione del settore secondo la nuova strategia comune per la pesca nel Mediterraneo, basata sui principi della “Blue Economy” e cioè sulla responsabilità individuale e multilaterale per la salvaguardia delle risorse ittiche attraverso una pesca razionale ed eco-sostenibile.
All’incontro dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo è intervenuto l’On. Antonello Cracolici, Presidente della I Commissione Affari Istituzionali dell’ARS, e componente della II Bilancio e Programmazione. “Troppo spesso –ha sottolineato- la Regione Siciliana ha relegato in un angolo il tema della pesca. Concludo semplicemente con una battuta: ricordiamoci che la Sicilia è un’isola circondata dal mare”.
A concludere i lavori è stato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Prof. Roberto Lagalla, il quale ha sottolineato la necessità di continuare e rafforzare la collaborazione fra l’Università ed il Distretto Produttivo della Pesca: “Il Distretto della Pesca è una buona pratica che rappresenta una realtà avanzata, attiva ed efficace per il processo di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo e delle innovazioni tecnologiche. Questa attività ha implicazioni soprattutto sociali oltre che economiche. Lo sviluppo della cooperazione con i Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo a partire dalla pesca ed estesa anche alla ricerca scientifica può e deve arrestare l’emorragia di intelligenze per creare in loco sia condizioni di occupazione ed anche di attrazione di intelligenze straniere così come oggi avviene in un mondo globalizzato e come già si registra nei Paesi più avanzati”.
Il Magnifico Rettore Lagalla ha annunciato il proprio ritorno alla prossima edizione di Blue Sea Land, l’Expo dei Distretti e delle eccellenze del Mediterraneo, Africa e Medioriente e del dialogo interculturale e religioso.