Al via in Sicilia la tanto attesa (e osteggiata) riforma della formazione professionale. L’assessore regionale Nelli Scilabra ha infatti firmato il primo decreto del Piano Giovani che dovrebbe rendere operativo il nuovo sistema entro 8 mesi con l’avvio dei primi corsi.
La Regione riduce così di circa cento milioni il budget destinato al settore e decide di investire su università e imprese oltre che sugli enti superstiti.
La riforma disegnata dall’assessore Scilabra e dalla dirigente Anna Rosa Corsello prevede voucher formativi e una nuova offerta di corsi.
In realtà si parte subito, in via sperimentale, con un primo finanziamento di 43 milioni. La novità principale: i soldi non dovranno passare dagli enti ma andranno direttamente agli studenti che dovranno spenderli per frequentare i corsi.
Sono attesi a breve due diversi bandi. Il primo, che dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione entro fine giugno, è rivolto agli enti che saranno obbligati ad associarsi a un’impresa e a una scuola o a un’università. L’obiettivo è creare una formula che preveda lezioni teoriche, pratiche e approfondimenti che saranno fatti proprio nelle scuole o nelle università. Gli enti avranno due mesi di tempo per adeguarsi a queste nuove condizioni.
Seguirà il secondo bando che sarà destinato invece agli studenti. Ognuno degli aventi diritto riceverà un voucher da 4 mila euro: un assegno che potrà essere speso per frequentare uno dei pacchetti formativi che saranno creati con il primo bando. Se alla fine del corso l’azienda dove lo studente svolgerà un periodo formativo lo assumerà, anche con cntratto a termine, l’ente organizzatore avrà il 30% del voucher altrimenti questa quota tornerà nelle casse della Regione.
L’ultimo passo che rimane da compiere è il confronto con i sindacati, che incontrerà nei prossimi giorni.
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