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Viadotto crollato sulla A19. L'Anas ha pronto il progetto per la bretella. Ma manca…

Last updated on 6 marzo 2021

L’Anas ha presentato i progetti per la realizzazione della bretella Scillato-Tremonzelli e per la demolizione del tratto danneggiato del viadotto Himera sull’A19 il 10 aprile scorso. Dopo quasi venti giorni dalla chiusura, l’ente ha definito la modalità d’intervento, i costi dell’opera (30 milioni complessivi), ma non i tempi di realizzazione. Per dare il via ai cantieri è necessario che il Consiglio dei ministri accolga la richiesta di stato d’emergenza deliberata dalla Regione Siciliana. Un punto fondamentale per poter incaricare le ditte con il metodo dell’affidamento diretto.

Anche il governatore Rosario Crocetta attende la decisione del Consiglio dei ministri e lo ha ribadito nell’incontro di oggi pomeriggio con una delegazione di sindaci delle Madonie e della provincia di Caltanissetta, guidata dal sindaco di Valledolmo. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati dal governatore una serie di interventi che coinvolgeranno la Protezione civile regionale per la messa in sicurezza di strutture stradali e centri abitati. “Il primo intervento urgente – ha puntualizzato il governatore – interesserà la frana di Caltavuturo, per evitare che continui a costituire un pericolo su tutta l’arteria ed evitare che possa procurare altri danni, proprio per questo è prevista la messa in sicurezza territorio”.

Tre gli interventi messi a punto dai tecnici Anas. Il primo è la realizzazione della bretella, per la quale sono stati già effettuati dall’Anas i necessari sondaggi, con interventi di consolidamento del versante, per un importo di circa 4,8 milioni e tempi di esecuzione di 3 mesi dalla data di consegna dei lavori. Il secondo prevede l’adeguamento della SP 24 fino allo svincolo di Scillato, per un importo di circa 2 milioni e tempi di esecuzione di 2 mesi dalla data di consegna dei lavori. Il terzo progetto, relativo all’intervento di demolizione dei tratti danneggiati delle due carreggiate del viadotto esistente, in direzione Catania e in direzione Palermo, sarà effettuato in parallelo alla realizzazione della bretella e prevede anche la totale rimozione dei materiali di risulta, per un importo di circa 3 milioni e tempi di esecuzione di circa 3 mesi.

Nel frattempo l’Anas ha anche avviato la progettazione dell’intervento di ricostruzione dei due viadotti, per una lunghezza di circa 250 metri, che sarà completata entro i prossimi due mesi. Il costo dell’opera è di circa 20 milioni, con tempi di esecuzione tra i 15 e i 18 mesi, a decorrere dalla demolizione dei viadotti preesistenti.

PAGANO.  Sulla frana del viadotto sull’A19 Palermo-Catania apprezziamo la novità tecnica annunciata da Anas, con la definizione dei progetti e dei tempi di intervento. Per la prima volta non abbiamo una road map indefinita. Ma se il metodo ci soddisfa, un po’ meno la tempistica”. Così il deputato di Area popolare Alessandro Pagano.

“Diciotto mesi – prosegue – significa arrivare sicuramente a due anni. Proviamo a immaginare infatti se la Lombardia o il Veneto rimanessero spaccate a metà per due anni, quali danni e disagi all’economia e ai cittadini provocherebbe tutto ciò. Per questo continuiamo a insistere che bisogna accelerare. Lo chiederemo domani al ministro Delrio durante il question time alla Camera – annuncia il parlamentare di Ap -. Questa è la priorità, scelga il Governo quindi come raggiungere un risultato ancora più breve: commissariamento, legge speciale, tavoli permanenti. Alla Sicilia serve la strada entro pochi mesi”.

“Il percorso tracciato dall’Anas è un buon punto di partenza – conclude Pagano – ma adesso tocca all’Esecutivo dare concretezza e celerità”.

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