Sempre più travolta dai debiti e dalle polemiche Riscossione Sicilia Spa, la società controllata dalla Regione Siciliana e finita al centro delle continue tensioni tra Baccei e Crocetta. L’assessore vorrebbe liquidarla, Crocetta la vuole mantenere in vita. Sulla carta, Riscossione Sicilia Spa si occupa, appunto, dell’incasso dei tributi in Sicilia. Ma ha un debito di 60 milioni di euro, che aumenta di 20 milioni di euro ogni anno. La società ha infatti enormi difficoltà a riscuotere, oltre ad essere – come per le altre partecipate in Sicilia – al centro di manovre clientelari. E’ per questo che la Corte dei Conti ha aperto un corposo dossier. E così l’intero Consiglio di Amministrazione si è dimesso, ed è anche scaduto il contratto del Direttore Generale. In questo momento la società non ha alcuna guida. Baccei vorrebbe chiudere Riscossione Sicilia ed aprire le porte anche nella nostra Regione ad Equitalia,mentre Crocetta vuole difendere l’autonomia della raccolta dei tributi in Sicilia. Il fatto è però che la Regione ha da poco versato a Riscossione Sicilia ben 40 milioni di euro, che non sono bastati ad uscire fuori dai problemi strutturali della società.
e dimissioni del consiglio di amministrazione sono arrivate il 30 dicembre. A lasciare sono stati la presidente Lucia Di Salvo, avvocato e fedelissima di Crocetta, il dirigente regionale Gaetano Chiaro e Maria Mattarella. Il 31 dicembre è poi scaduto il mandato del direttore Ermanno Sorce.
Riscossione è controllata dalla Regione che detiene il 99,885%. E una piccola quota (0,115%) è in mano proprio ad Equitalia. Fino a qualche anno fa i dipendenti erano un migliaio, ora sfiorano gli 800.
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