Il Tar di Palermo ha sospeso i provvedimenti dell’assessorato regionale all’Agricoltura con i quali era stato annullato un finanziamento europeo da 5 milioni di euro alla Vini Corvo Duca di Salaparuta spa. La società di Casteldaccia acquisita dalla Ilva Saronno, assistita dagli avvocati Gaetano Armao e Alessandro Cucchiara, aveva chiesto l’annullamento della determina dirigenziale del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura Servizio 16 Ufficio Servizio Agricoltura di Trapani del 17 giugno 2015 e del decreto dirigenziale di revoca, del Dipartimento regionale dell’Agricoltura Servizio 16 con si annullava il contributo di 5 milioni per un progetto relativo alla misura 123 del Psr Sicilia 2007/2013. Secondo l’assessorato la Società Duca di Salaparuta Spa è una società collegata a monte con la Ilva Saronno Holding S.p.A. ed esaminando i dati finanziari ed i numeri degli addetti di questa ultima società, riportati in premessa, si può affermare che la Duca di Salaparuta S.p.A. è una grande impresa, pertanto non ha il requisito di ammissibilità previsto dalle disposizioni attuative parte specifica della misura 123 del Psr Sicilia. I giudici della Terza Sezione del Tar di Palermo presieduta da Calogero Ferlisi, Giovanni Tulumello, Estensore, Lucia Maria Brancatelli, Referendario hanno accolto la sospensiva e dato corso al finanziamento creando un importante precedente che garantisce i contributi alle società siciliane acquisite dai grandi gruppi.
Vini Corvo, il Tar Sicilia sospende l'annullamento del contributo europeo
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