Una crescita costante della Doc Sicilia nel panorama delle Doc italiane e il ruolo di “trascinatore” delle Doc territoriali siciliane: sono questi i due grandi risultati con cui il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia si presenta al Vinitaly di Veronafiere (la 51^ edizione si terrà dal 9 al 12 aprile 2017).
Sono 80 le aziende che producono Sicilia Doc presenti all’appuntamento annuale del Vinitaly, e il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia arriva con un dato prestigioso: nonostante la sua giovane età (è nata nel 2012) scala ancora la classifica delle Doc per volumi di imbottigliamento fino a diventare tra le più grandi Denominazioni italiane.
“L’imbottigliato di vini con etichette Igt e Doc, in Sicilia, è in aumento” sottolinea Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. “E’ un trend che ha i suoi effetti positivi anche sul valore del vino commercializzato e che offre un importante spunto di riflessione: il ruolo di trascinatore che la Doc Sicilia ha verso le altre Doc territoriali. La Doc Sicilia, nel 2016, è cresciuta dell’11% rispetto all’anno precedente; ha raggiunto il numero di 26 milioni e 800mila bottiglie e di 201 mila ettolitri di imbottigliato. Il tutto senza togliere nulla ai vini Igt Terre Siciliane e alle Doc territoriali che vedono aumentato il volume del loro imbottigliato”.
Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, sottolinea il bilancio dei numeri del vino siciliano per il 2016: “Un trend in crescita, ottenuto da 136 cantine che etichettano Doc Sicilia, che conferma una percezione registrata in mercati esteri importanti come gli Usa: il vino siciliano piace sempre di più, e nei consumatori c’è maggiore consapevolezza del suo valore. Certo, c’è ancora tanto da fare, ma è alta la possibilità di penetrare nei mercati. Con le nostre forze, e con mirate azioni promozionali, sono sicuro che otterremo i risultati che ci siamo prefissati”.
Il Vinitaly 2017 è anche l’occasione per raccontare ai consumatori, agli esperti e ai giornalisti che arrivano da tutto il mondo, la grande operazione di qualità che è stata realizzata di recente: il passaggio sotto le insegne delle Doc siciliane di due grandi vitigni autoctoni come il Grillo e il Nero d’Avola.
“L’obbligo di etichettatura dei vini Grillo e Nero D’Avola esclusivamente in bottiglie a Denominazione di Origine Controllata è un passaggio importante e completa un percorso che mira a proteggere i nostri vitigni autoctoni più rappresentativi e ad accrescerne il loro valore” conclude Rallo. “La garanzia di una migliore qualità del vino e un maggior controllo dell’intera filiera di produzione sono stati un risultato che abbiamo raggiunto coinvolgendo le realtà della cooperazione e le piccole e grandi aziende, anche per riconoscere ai viticoltori siciliani il giusto valore all’uva. Siamo convinti che solo mettendo in collegamento le migliori energie del nostro mondo riusciremo a far ottenere al vino siciliano i riconoscimenti di valore e di numeri”.
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