Alla vigilia della cinquantatreesima edizione di Vinitaly, la Sicilia è pronta a giocare il suo ruolo da protagonista. E a confermarne la leadership sono i numeri: 100 mila ettari di superficie vitata, la più estesa d’Italia; 1.749.117 ettolitri di imbottigliato Dop/Igp nel 2018 per un totale di 235 milioni di bottiglie (5 milioni in più rispetto al 2017); un valore della produzione Dop/Igp pari a 550 milioni di euro; 80 milioni di bottiglie prodotte dalla Doc Sicilia (+173% rispetto al 2017) e una superficie coltivata con viti Bio che fa dell’Isola la regina del Bio italiano. Un primato da valorizzare sempre più, fornendo alle imprese tutti gli strumenti indispensabili per affermarsi nei mercati internazionali.
È con questo obiettivo che ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, nell’ambito del Piano Export Sud 2, in collaborazione con Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, ha organizzato a Trapani il workshop “Focus vini Sicilia”.
“In un territorio storicamente vocato all’export vinicolo – ha affermato il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno – abbiamo il dovere di fornire alle imprese tutti gli strumenti necessari per competere al meglio. In Sicilia abbiamo una materia prima eccellente e imprese che, negli anni, grazie alla qualità del prodotto, sono riuscite e conquistare la ribalta internazionale. Noi, come Sicindustria, dobbiamo continuare a sostenerle consapevoli che, attraverso loro, assicuriamo la crescita a tutta la nostra economia”.
Il workshop, destinato a piccole e medie imprese, cooperative, start-up, consorzi e reti di impresa delle Regioni cosiddette meno sviluppate, ha fornito, nello specifico, informazioni sui trend di consumo dei mercati cinese e canadese grazie a collegamenti in streaming con gli uffici Ice di Pechino e di Montreal, ma ha anche analizzato altri mercati di sbocco rilevanti per il prodotto siciliano.
“La Regione siciliana – ha detto Pietro Miosi, dirigente dell’area Brand Sicilia e marketing territoriale dell’assessorato regionale all’Agricoltura – sostiene il comparto per la promozione nel mercato interno, ossia i 27 paesi Ue, attraverso la misura 3.2 del Psr, il Piano di sviluppo rurale. Per quanto riguarda, invece, per la promozione nei mercati internazionali, ossia quelli fuori dall’area Ue, con l’Ocm Vino. In particolare, posso già annunciare che a giugno metteremo a bando con questa misura 8 milioni 853 mila euro”.
“L’Ice – ha sottolineato Eliana Zappalà di Ice Agenzia, Ufficio Servizi Formativi – continua a porre massima attenzione alle aziende siciliane con percorsi di formazione e accompagnamento all’estero. In un mondo in continua evoluzione, dove l’export diventa elemento strategico di crescita per le pmi, le aziende siciliane possono dare un ottimo contributo, favorito dalla peculiarità dei prodotti tipici del territorio. È però importante che le aziende affrontino in maniera strutturata e soprattutto consapevole la sfida del commercio internazionale. Questa è infatti una delle mission dell’Agenzia Ice e soprattutto della formazione erogata anche grazie ai fondi Pon”.
“Canada, Cina e Giappone – ha spiegato Lilly Ferro Fazio, export director di Fazio Wines – sono mercati in cui la cultura del vino comincia ad avere una sua centralità associata a una conoscenza sempre più appassionata del nostro territorio. Ed è su questo che dobbiamo continuare a lavorare e a crescere”.
“Momenti di confronto come il Focus vini Sicilia di Ice e Sicindustria – ha concluso Roberta Urso, delegata regionale dell’Associazione Donne del Vino Sicilia – sono importanti anche per raccontare esperienze di vino, di territorio e di universo al femminile. D’altronde, e lo dimostrano i numeri, le imprese agricole in Italia sono le uniche a veder crescere la quota rosa”.