PALERMO – La raccolta delle uve per Firriato , nelle diverse Tenute agricole di famiglia, è arrivata a metà del suo percorso, con le uve bianche quasi del tutto raccolte. I tempi di maturazione in questa vendemmia 2013 hanno fatto registrare un rallentamento rispetto alle ultime due annate, con la Tenuta di Calamoni di Favignana che spicca per l’eccellenza delle uve autoctone, Grillo, Zibibbo e Catarratto per i Bianchi, Nero d’Avola e Perricone per le uve rosse. Nelle quattro tenute agricole del trapanese, le operazioni vendemmiali sono iniziate a fine luglio per la varietà più precoci come lo Chardonnay, mentre nei vigneti sull’Etna, per via del microclima che caratterizza la Tenuta di Cavanera, le operazioni saranno ritardate di qualche giorno rispetto al resto dei contesti produttivi, con un inizio di raccolta che potrebbe collocarsi attorno al 10 settembre.
Prenderà il via, invece, la prossima settimana, la vendemmia a Favignana, la più grande tra le isole Egadi, dove l’azienda, attraverso il Progetto Insulae, ha dato vita a una viticoltura di mare che si aggiunge e integra la viticultura di montagna praticata della Tenute di Cavanera sull’Etna, e a quella collinare che caratterizza l’agro trapanese, completando – in tal modo – il disegno di valorizzazione dei territori viticoli d’eccezione della Sicilia enologica di qualità, dove l’azienda ha più investito.
Nella farfalla delle Egadi la vendemmia partirà dalle varietà a bacca bianca, mentre quella a bacca nera sarà raccolta a distanza di una decina di giorni. Una vendemmia che viene condotta manualmente e che raggiunge la cantina di vinificazione per mare, su una barca appositamente modificata per il trasporto delle uve in cassette di legno.
Sull’Etna si inizierà con il Nerello Mascalese da base spumante per il metodo classico e successivamente si proseguirà con il Carricante e il Nerello Mascalese. “Uve sane e di assoluto valore: dall’Etna alle Valli del Trapanese e sino all’isola di Favignana. Una vendemmia davvero esaltante – commenta Vinzia Novara – Amministratore Delegato – con alcune varietà che spiccano su altre: il Grillo e lo Chardonnay fra le bianche, Perricone e Nerello Mascalese per le nere. L’assaggio delle uve conferma le previsioni che già a fine luglio avevamo espresso, vendemmiando le uve destinate al nostro Metodo classico. Sarà una vendemmia da ricordare, soprattutto per gli effetti positivi di questa lunga ma regolare e armoniosa maturazione. In queste ultime settimane abbiamo assistito ad un progressivo ingrandimento dei grappoli, con acini belli compatti, sani e ricchi di polpa. All’assaggio un gusto pieno, dolce, intenso e fragrante. Sull’Etna è ancora presto per sbilanciarsi, ma tutto fa presagire qualcosa di straordinario. La vigoria dei vigneti ci ha portato a fare dei piccoli diradamenti sui grappoli, riducendo i carichi per pianta e quindi le rese per ettaro. Questa operazione ha consentito di gestire al meglio questa lentezza nella maturazione dei grappoli ed avremo una materia prima di assoluto valore, soprattutto per le uve rosse”. La vendemmia, per l’azienda andrà dunque avanti in quest’ordine: Chardonnay, Viognier, Grillo, Merlot, Syrah e Zibibbo, Nero D’Avola, Catarratto, Inzolia, Perricone. Poi toccherà ai due vitigni rossi dell’Etna, Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese. I mosti in fermentazione presentano note olfattive molto fini e interessanti e note gustative molto complesse. Le uve rosse promettono grandi vini, dove la complessità e l’armonia saranno gli elementi caratterizzanti, grazie all’andamento climatico che ha favorito una perfetta maturità fenolica.
Be First to Comment